Il rapporto tra Franck Kessiè e il Milan è ancora in bilico. Il contratto del centrocampista ivoriano è in scadenza a giugno 2022 ma non è ancora stato firmato il rinnovo contrattuale. Anche se tecnicamente c'è ancora tutto il tempo per chiudere la trattativa, in casa Milan la situazione comincia un po' a preoccupare, soprattutto dopo quanto accaduto con Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu: perdere un altro big senza incassare nulla dalla cessione sarebbe infatti rischioso per le casse rossonere.
Kessiè-Milan, le cifre dell'offerta di rinnovo
Attualmente Kessiè percepisce 2 milioni di euro a stagione e il Milan non sarebbe disposto ad offrirne più di 6,5. Lo stesso Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan, aveva annunciato prima di Sampdoria-Milan che la società ha stabilito una linea per quanto riguarda i rinnovi. L'impressione è quella che i rossoneri non siano intenzionati a sbilanciarsi più di tanto con l'offerta, e che siano piuttosto pronti a rischiare la cessione a gennaio con un piccolo indennizzo o addirittura un "Donnarumma-bis", ovvero la cessione a parametro zero. La parola finale spetta al giocatore, che non ha mai nascosto la sua volontà di restare a Milano, seppur alle sue condizioni.
Kessiè come Donnarumma? Il Psg pensa all'ivoriano
Il futuro di Kessiè potrebbe inoltre essere lo stesso di Gianluigi Donnarumma: i francesi del Paris Saint Germain avrebbero infatti messo nel mirino l'ivoriano, stimato in particolar modo dal ds Leonardo. Al momento la trattativa non sarebbe entrata nel vivo, ma è chiaro che più si avvicina gennaio e più aumenta il rischio di perdere Kessiè.
Il Psg ha già dimostrato di poter ingaggiare chiunque, sostanzialmente senza limiti di spesa: gli ingaggi di Messi, Donnarumma e Wijnaldum nell'ultima sessione di Calciomercato ne sono l'esempio.
I numeri di Kessiè al Milan
Franck Kessiè compirà 25 anni il prossimo 19 dicembre. La sua avventura al Milan è cominciata nell'estate 2017, dopo una formidabile stagione all'Atalanta di Gian Piero Gasperini con la quale ha incantato tutta la Serie A.
A Bergamo, nella stagione 2016/2017, ha infatti totalizzato 7 reti in 31 presenze, facendo impazzire le difese avversarie per i suoi inserimenti e la sua freddezza dal dischetto.
In maglia rossonera ha poi rispettato ogni aspettativa: a Milano è infatti riuscito a conquistarsi una maglia da titolare grazie alle sue prestazioni (184 presenze) e i suoi 30 gol grazie ai quali è diventato uno degli idoli dei tifosi e dei compagni, tanto da essere chiamato "Il Presidente" nello spogliatoio di Milanello.