Dopo la sonora sconfitta inflitta all’Olanda, la Francia, guidata dal commissario tecnico Didier Deschamps, ha regolato di misura l’Irlanda con uno striminzito 1 a 0. Dinanzi a 50 mila spettatori, sugli spalti del sempre suggestivo Aviva Stadium di Dublino, la nazionale transalpina, grazie alla prodezza di Pavard, ha conquistato i tre punti che proiettano i francesi al primo posto del girone B.

Niente da fare, dunque, per la squadra del CT Kenny che alla prima apparizione ufficiale in questo percorso di qualificazione (in settimana aveva sconfitto con fatica 3 a 2 la Lettonia in amichevole) fatta eccezione per una ventina di minuti giocati sottotono, ha provato con un gioco spigoloso e ad alta intensità a sovvertire i pronostici.

Il primo tempo

Pronti via e i primi cinque minuti vedono una Irlanda con forte personalità che prova a far gioco e non permette agli ospiti di attaccare. Dopo un avvio in sordina la Francia, con passaggi precisi ma in orizzontale, inizia a gestire il match e all’ ottavo minuto un'inattesa verticalizzazione di Upamecano porta Kolo Muani dinanzi al portiere. Sembra fatta ma Bazunu, con la complicità dei difensori, ferma l’attacco. Al 17° punizione da destra calciata da Cullen, mischiac in area e lievi proteste per un presunto fallo di mano.

Al 22° primo giallo della partita, Pavard ferma a centrocampo una ripartenza di Knight, fallo tattico e cartellino per il terzino francese. Meno di un minuto dopo, break di Mbappé: primo corner battuto da Griezmann ma la linea difensiva tiene.

Al 25° serpentina dell’ala Doherty che salta tre avversari ma viene contrastato prima di entrare in area.

Al 31° Theo dai 20 metri prova a sorprendere il portiere calciando rasoterra. La potenza del calcio viene, però, smorzata dal corpo di Griezmann, trovatosi involontariamente sulla linea di tiro. Al 38° su cross teso di Pavard, è proprio il tuttocampista dell’ Atletico Madrid con una non perfetta torsione, fuori di un metro, a far tremare i tifosi in maglia verde.

Negli ultimi minuti della prima frazione, le azioni si riducono a scontri a centrocampo e tanta corsa da ambo le parti.

Il secondo tempo

La seconda frazione si apre con l’Eire più propositivo che conquista una punizione dai 35 metri: cross del solito Cullen, parla nel mezzo e intervento di Rabiot a spazzare l’area. Al 49° prodezza di Pavard (terzo gol in nazionale su 49 presenze), il quale, su pessimo disimpegno in uscita di Knight, con una botta di destro sotto la traversa batte l’incolpevole Bazunu.

Palla al centro e Knight calcia verso lo specchio difeso da Maignan: palla deviata e corner. Al 54° la punizione calciata da Griezmann viene deviata dalla barriera. Al 64° brutto fallo di Doherty che viene ammonito. Al 68° il neo entrato Diaby sfiora il raddoppio con un bel tiro a giro: pallone a mezza altezza e buon intervento di Bazunu. Al 74° il numero 1 dell’Irlanda evita il 2 a 0 respingendo in malo modo il pallone calciato da Rabiot. A dieci minuti dalla fine il neo entrato McClean sfiora il pareggio con una sassata da posizione defilata. Con lo stadio che spinge e l'ingresso di McClean, i padroni di casa attaccano senza paura e vanno vicini all’uno a uno con un tiro di controbalzo di poco a lato.

A due minuti dalla fine Maignan che, fino a quel momento non era mai stato sollecitato dagli avversari, con due miracolosi interventi zittisce i tifosi gaelici. Una parata salva risultato per il portiere del Milan che conferma l'ottimo stato di forma e non allontana le pretendenti. Si parla molto in questo periodo di un Chelsea pronto a un offerta per Maignan.

I top e i flop di Irlanda-Francia

Maignan, fenomenale. Tutti aspettano Mbappé ed invece la palma di miglior giocatore va al portiere del Milan. In 40 secondi, dopo una partita che lo ha visto spettatore non pagante, con due strepitosi balzi nega il gol a Collins.

Kolo Muani, l’esterno con le sue improvvise accelerazioni mette in serie difficoltà Doherty, costretto a fermarlo più volte con le cattive.

Una spina nel fianco per 45 minuti, gioca in maniera meno offensiva nella ripresa.

Griezmann, onnipresente. Lo si trova in qualunque zona del campo: difensore, mediano, rifinitore. Nonostante l’età non più giovanissima, le “Petit Diable” è un motorino inesauribile.

Camavinga, elegante. In mezzo al campo, in special modo nel secondo tempo, il calciatore del Real Madrid detta i tempi di gioco dei vicecampioni del Mondo con le sue geometrie.

Doherty, non lucidissimo in fase difensiva è tuttavia pericoloso con le sue sgroppate sulla fascia.

Ferguson, impalpabile. La stellina del Brighton, seguito dagli osservatori del Manchester United ha toccato pochissimi palloni. Per lui un primo tempo da dimenticare con nessun tiro verso lo specchio della porta. Da rivedere.