La semifinale di andata tra Juventus e Inter di Coppa Italia sarà ricordata anche per la rissa scatenata nei minuti finali tra Cuadrado e Lukaku e ripresa poi anche dopo il triplice fischio con l'intervento di Handanovic.

Tutto inizia nei minuti di recupero quando Lukaku segna su calcio di rigore ed esulta portandosi la mano alla bocca per zittire i 'tifosi' bianconeri che pochi istanti prima lo avevano bersagliato con cori razzisti e ululati in 'replica' ad un brutto fallo dell'attaccante che entra fuori tempo e senza possibilità di colpire il pallone sul difensore bianconero Federico Gatti.

Il modo di esultare viene interpretato come una provocazione da parte del direttore di gara Massa che estrae il secondo giallo nei confronti di Lukaku per condotta antisportiva.

Anche la reazione dei calciatori bianconeri non si fa attendere e in pochi secondi nasce un parapiglia, in particolare con Cuadrado che viene ammonito. Al fischio finale, Handanovic e Cuadrado provano a spiegarsi, i due inizialmente sembrano dialogare in maniera pacifica, ma dopo qualche istante i due giocatori arrivano al contatto fisico, con il bianconero che prova addirittura a sferrare un pugno contro il portiere.

L'arbitro interviene nuovamente mettendo mano al taschino e sventolando il rosso ai due giocatori. Prima di lasciare il campo anche Edin Dzeko è stato preso di mira dai 'tifosi' bianconeri.

Anche Dzeko bersagliato da cori razzisti

La brutta vicenda accaduta allo Juventus Stadium in poche ore ha fatto il giro del web ed è stata riportata sui maggiori giornali sportivi nazionali e internazionali. Inter e Juventus attraverso due comunicati hanno condannato severamente l'accaduto, con la società bianconera che si è detta pronta a collaborare con le forze dell'ordine per sanzionare i responsabili.

Sulla stella linea anche la Lega Serie A che ha proposto l'esclusione a vita dei trasgressori.

L'attenzione mediatica è stata focalizzata principalmente sulla questione Lukaku, ma in realtà anche Dzeko dopo il triplice fischio è stato bersagliato da cori di carattere discriminatorio. Il giocatore bosniaco, intento a dirigersi verso il settore ospiti per ringraziare i tifosi nerazzurri presenti, è stato raggiunto da frasi discriminatorie riportate poi sul web tramite alcuni video.

Le reazioni del mondo del calcio

L'accaduto come detto in precedenza ha avuto una rilevanza mediata elevatissima anche oltre confine; l’agenzia americana Roc Nation che cura gli interessi di Lukaku, ha pubblicato un comunicato in cui condanna gli insulti razzisti e chiede l’intervento della Lega. Pubblicamente si sono esposte anche la Nazionale di calcio del Belgio, il Chelsea e la società dell'Anderlecht (prima squadra di Lukaku). Al messaggio di Romelu, che su Instagram ha condannato gli episodi di razzismo nel calcio, hanno risposto presente anche Kylian Mbappé, Vinícius Júnior e Kevin De Bruyne.

Anche il presidente della Fifa Infantino è intervenuto sul caso: "E' semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti. La Fifa e il sottoscritto sono al fianco di Lukaku".

La procura federale della Figc molto probabilmente nelle prossime ore aprirà un inchiesta e procederà ad acquisire i video e gli audio dei cori razzisti e discriminatori intonati da alcuni tifosi durante Juventus-Inter di martedì sera.