Il Milan ha rinnovato la fiducia in Stefano Pioli nonostante il deludente risultato maturato nella gara di Champions League contro il Borussia Dortmund. Il tecnico rossonero, considerate le difficoltà delle scorse settimane, resta comunque sotto osservazione, con la dirigenza già a studiare diversi profili in caso di esonero. Ignazio Abate e Roberto Donadoni potrebbero essere dei traghettatori, mentre per un nuovo progetto si sondano Thiago Motta del Bologna, l'ex Chelsea Graham Potter o l'ex Bayern Hans-Dieter Flick.

Pioli in bilico: i nomi per sostituirlo

Pioli è chiamato a invertire il trend negativo, già a partire dalla gara di sabato sera contro il Frosinone. Non sarà facile, perché i rossoneri sono in piena emergenza in difesa e possono contare soltanto su Fikayo Tomori.

Pioli ha la fiducia di Gerry Cardinale, ma nonostante ciò la dirigenza continua a preparare un piano B: se i risultati positivi non dovessero arrivare, non si esclude l'ipotesi di ingaggiare un traghettatore fino a giugno. Il nome giusto potrebbe essere quello di Ignazio Abate, ora alla guida della Primavera, che potrebbe coordinarsi con Zlatan Ibrahimovic. Stuzzica anche l'idea Roberto Donadoni, con un passato in rossonero, ritenuto un profilo esperto per il campionato italiano dopo le ottime stagioni vissute con il Parma e la guida della nazionale italiana.

I nomi esteri per un nuovo progetto

Lo staff tecnico del Milan dovrebbe valutare gli allenatori in base alle caratteristiche della squadra e le linee guida del progetto tecnico. L'obiettivo attuale, visto che l'eliminazione dalla Champions è molto vicina, è la qualificazione alla prossima edizione. Per il futuro i dirigenti rossoneri stimano molto Thiago Motta, seguito anche da Inter e Roma, che sta facendo benissimo alla guida del Bologna.

Per quanto riguarda le ipotesi estere, invece, Cardinale segue da vicino Flick e Potter. Quest'ultimo si è fatto notare alla guida del Brighton ma non ha avuto la stessa fortuna quando è stato ingaggiato dal Chelsea. Entrambi interessano per il gioco propositivo e perché ritenuti congeniali alle caratteristiche tecniche che presenta la rosa rossonera.

Il Milan, infatti, è al momento una squadra costruita per giocare con una difesa a quattro e con un tridente offensivo schierabile con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3. Entrambi i moduli sono adottati dagli allenatori presenti nei radar del Milan se dovesse essere infine esonerato Pioli.