Il percorso inarrestabile che sta effettuando in campionato l'Inter di Simone Inzaghi dovrebbe sollevare da particolari responsabilità la Juventus ed il suo tecnico Massimiliano Allegri: tenere il passo di una squadra che potenzialmente potrebbe superare i 100 punti in classifica, con tanti problemi di formazione ed una rosa evidentemente meno profonda sarebbe stato al limite dell'impossibile per i bianconeri.

Juventus, non aver tenuto il passo dell'Inter non può essere una colpa dei bianconeri né di Allegri

La Juventus e soprattutto il suo tecnico Massimiliano Allegri stanno vivendo settimane complicate a cavallo di alcuni risultati negativi che potrebbero aver compromesso in maniera definitiva la corsa per lo scudetto con l'Inter.

Tuttavia la forza e la costanza della formazione nerazzurra mostrata settimanalmente, dovrebbero almeno parzialmente far riflettere quei tifosi bianconeri scontenti dell'annata della vecchia Signora. Già, perché gli uomini di Simone Inzaghi, con il roboante 4 a 0 inferto ieri sera a una delle squadre più in forma della Serie A, l'Atalanta di Giampiero Gasperini, è una dimostrazione di superiorità evidente alla quale difficilmente la Juventus avrebbe potuto rispondere. Ad oggi, l'Inter viaggia a una quota in campionato che a inizio stagione sarebbe stata complicata da immaginare e potrebbe potenzialmente superare il tanto decantato Napoli che nella scorsa annata ha vinto in scioltezza il suo terzo scudetto.

Sono infatti 69 i punti collezionati finora dai lombardi e se si considera che da qui alla fine del campionato ce ne saranno in ballo altri 36, si può facilmente intuire come la formazione guidata da Simone Inzaghi potrebbe superare con scioltezza quota 100. Un punteggio record che in Italia è stato toccato solamente dalla Juventus di Antonio Conte nella stagione 2013- 2014.

Una profondità di rosa differente tra le squadre

L'Inter sta dunque dimostrando una superiorità netta rispetto alle avversarie ed uno dei segreti della formazione guidata da Simone Inzaghi è l'evidente profondità di rosa messagli a disposizione: il tecnico piacentino, a differenza della concorrenza, può vantare un vero e proprio arsenale tra le riserve, composto da giocatori del calibro di Denzel Dumfries, Carlos Augusto e Davide Frattesi.

Tre elementi, presi come esempio, che giocherebbero praticamente titolari in tutte le squadre della Serie A e che all'Inter, invece, vengono adoperato costantemente come subentranti.

Se si fa una rapida comparazione con la Juventus, si intuisce come Allegri debba spesso e volentieri lanciare a partita in corso giovani del calibro di Fabio Miretti o Carlos Alcaraz, centrocampista sicuramente di prospettiva ma che all'attivo ha appena 23 presenze in Championsship, il campionato di Serie B inglese.