La Juventus ha deciso di cambiare rotta e di affidare la guida della squadra a Igor Tudor. Il tecnico croato prende il posto di Thiago Motta, sollevato dall’incarico dopo una stagione altalenante che ha visto la squadra perdere via via smalto e continuità. Tudor avrà il compito di risollevare un gruppo apparso in difficoltà e di guidarlo verso l’obiettivo minimo (che nel frattempo è diventato massimo) della qualificazione alla prossima Champions League.
Il cambio in panchina ha acceso il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori. Tra coloro che hanno espresso un parere netto sulla gestione di Thiago Motta c’è Valon Behrami, ex centrocampista svizzero, che in un’intervista a Tuttosport ha evidenziato alcuni errori del tecnico italo-brasiliano.
In particolare, Behrami ha criticato il modo in cui Motta ha gestito la rosa, penalizzando la crescita di alcuni giocatori: "Motta li ha limitati promuovendo un sistema in cui giochi tre partite di fila bene e poi inspiegabilmente vieni messo fuori".
L’ex giocatore ha sottolineato come la discontinuità nelle scelte abbia inciso negativamente sul rendimento di diversi elementi della rosa. Per Behrami, Motta non ha saputo dare fiducia a lungo termine ai suoi uomini, preferendo rotazioni che spesso sembravano incomprensibili. Questo avrebbe contribuito alla mancanza di una vera identità di squadra nella seconda parte della stagione.
Tudor, un carattere forte per dare la scossa
Con l’arrivo di Igor Tudor, la Juventus si affida a un tecnico dal carattere deciso, noto per il suo approccio diretto e per l’attenzione alla disciplina tattica.
Behrami, che lo conosce bene, ne ha descritto così il metodo di lavoro: "Emotivamente Tudor entra a grande velocità nei gruppi di lavoro. Non ha filtri e non gli piace perdere tempo".
Proprio questa caratteristica potrebbe rivelarsi fondamentale per una squadra che nelle ultime settimane ha mostrato segni di smarrimento. Tudor è un allenatore che pretende intensità e sacrificio da parte dei suoi giocatori, elementi che dovranno emergere fin da subito per rimettere in carreggiata la stagione bianconera.
Behrami ha anche sottolineato come la scelta di Tudor sia perfettamente in linea con la tradizione juventina: "Tudor ha il DNA Juve, può aiutare i ragazzi a trovare la giusta via".
Il croato, infatti, ha già vestito la maglia bianconera da giocatore e ha avuto un’esperienza in panchina come vice allenatore di Andrea Pirlo, elementi che potrebbero facilitare il suo inserimento.
Calendario impegnativo e futuro in bilico
Tudor avrà poco tempo per lasciare il segno, ma già nella prossima partita contro il Genoa si potranno vedere le prime scelte del nuovo tecnico. Il calendario della Juventus nelle prossime settimane è particolarmente insidioso, con trasferte difficili contro Roma, Lazio e Bologna, squadre che sono dirette concorrenti nella corsa alla Champions League.
L’obiettivo minimo è il quarto posto, un traguardo che potrebbe essere determinante anche per il futuro di Tudor. Il suo contratto prevede infatti un rinnovo automatico in caso di qualificazione alla Champions, ma la società ha comunque la facoltà di interrompere il rapporto a fine stagione.
Il tecnico croato, dunque, non avrà solo la missione di riportare la Juventus tra le prime quattro, ma dovrà anche convincere la dirigenza di essere l’uomo giusto per guidare il club nel lungo periodo.