Secondo quanto scritto su Sportitalia dal giornalista Michele Criscitiello, l'ad di Exor John Elkann per rivitalizzare la Juventus dovrebbe cedere il club ad una nuova controllante o semplicemente darlo di nuovo in mano al cugino ed ex presidente Andrea Agnelli.

Juventus, Criscitiello: 'A Elkann restano due strade, vendere il club o darlo in mano al cugino Andrea Agnelli'

Il giornalista sportivo Michele Criscitiello ha scritto un lungo editoriale su Sportitalia dedicato alla Juventus: analizzando la stagione negativa dei bianconeri, ha indicato un paio di soluzioni percorribili da John Elkann per il prossimo futuro.

"Oggi l'ad di Exor ha due strade, non tre. Far tornare il cugino e dire addio definitivamente al calcio. Vendere la Juventus, tanto la passione e la competenza dei vecchi Agnelli non ce l’ha nessuno. La terza la dovrebbe escludere da solo: andare avanti con questo progetto senza senso. La Juventus deve essere sempre vincente e mai sperimentale".

Secondo Criscitiello, Andrea Agnelli, certamente, ha commesso degli errori nel corso della sua gestione, aspetto inevitabile in un decennio alla guida di un club di primo piano come la Juventus.

Tuttavia, gli va riconosciuto il merito di aver riportato la società bianconera ai vertici del calcio europeo, ripartendo da una situazione estremamente delicata. Alcune scelte, sia sul piano sportivo che politico, si sono rivelate discutibili: Agnelli ha pagato un prezzo altissimo, anche a causa di dinamiche interne che ne hanno minato la posizione.

Oggi, Agnelli manifesterebbe il desiderio di tornare nel mondo del calcio, spinto da una passione autentica e da una profonda conoscenza dell’ambiente, a differenza di altri membri della famiglia. Tuttavia, un rientro all’interno dello stesso perimetro familiare appare complesso e potenzialmente controproducente, poiché rischierebbe di riaccendere tensioni irrisolte, a scapito della serenità e della stabilità della Juventus.

Tornando al campo, secondo Criscitiello, il vero nodo in casa Juventus non risiedeva unicamente nella figura di Thiago Motta. Pur riconoscendo al tecnico italo-brasiliano una certa visione calcistica, il giornalista sottolinea come il percorso necessario per approdare su una panchina così prestigiosa debba essere ben più strutturato.

La sostituzione con Igor Tudor, a suo avviso, non rappresentava una soluzione credibile già in partenza. Il giornalista rimarca di averlo evidenziato con largo anticipo, sostenendo che l’avvicendamento sia avvenuto più per esigenza di cambiamento che per una reale convinzione tecnica. Il quadro, secondo Criscitiello, è rimasto invariato: la classifica non ha subito miglioramenti e la squadra continua a mostrare evidenti difficoltà.

Dove si trova ora Andrea Agnelli e cosa fa

Attualmente, Andrea Agnelli risiede ad Amsterdam, dove si dedica principalmente alla gestione della sua holding finanziaria, Lamse, e allo sviluppo della Unify League, il nuovo nome del progetto Superlega. Nonostante abbia lasciato la presidenza della Juventus nel novembre 2022, a seguito delle indagini sulla "manovra stipendi", Agnelli continua a seguire con attenzione le vicende del club bianconero. Trascorre alcuni giorni al mese a Torino e mantiene un forte legame emotivo con la squadra, soffrendo per le recenti difficoltà sportive.