La stagione calcistica 2024/25 di Teun Koopmeiners con la Juventus si è di fatto conclusa prematuramente a causa di un infortunio che terrà il calciatore olandese ai box per circa un mese. L'ex Atalanta tenterà il recupero per il mondiale per club, competizione che inizierà il prossimo 14 giugno.

Koopmeiners, un finale in continuità con la stagione vissuta alla Juventus

Si chiude nel peggiore dei modi la prima deludente stagione di Teun Koopmeiners con la maglia della Juventus. Il centrocampista olandese, arrivato in estate con grandi aspettative e un cartellino da top player, ha rimediato una lesione che lo terrà lontano dai campi per circa un mese.

Decisiva, in negativo, una tacchettata subita nella sfida contro il Lecce.

Un infortunio che mette il sigillo su un'annata tutt’altro che esaltante per il numero 8 bianconero, condita dalle critiche per l’investimento oneroso attuato per il suo cartellino: diversi osservatori e tifosi, oggi, vedono in Koopmeiners uno dei flop di mercato del tandem Cristiano Giuntoli –Thiago Motta, al pari di un altro acquisto pesante come Douglas Luiz.

Il recupero entro metà giugno, comunque, gli consentirebbe di prendere parte al Mondiale per Club, appuntamento internazionale che vedrà la Juventus tra le protagoniste e che si disputerà negli Stati Uniti a partire dal 14 giugno.

Per Koopmeiners potrebbe trattarsi dell’occasione giusta per rilanciarsi, almeno parzialmente, dopo un’annata avara di soddisfazioni personali e segnata da una crescente disaffezione del popolo juventino.

Koop vs Koop: l'ultima stagione dell'olandese con l'Atalanta confrontata con quella vissuta alla Juve

Rispetto alla stagione 2023/24 disputata con l’Atalanta, il rendimento di Teun Koopmeiners alla Juventus nel 2024/25 ha subito un evidente calo. Con la maglia nerazzurra, l’olandese aveva chiuso la stagione precedente con 12 gol e cinque assist in 45 presenze, rivelandosi uno dei centrocampisti più incisivi della Serie A e uno degli elementi chiave nella cavalcata europea degli uomini di Gasperini.

Numeri ben diversi da quelli fatti registrare a Torino: quattro reti e tre assist in una stagione in cui ha spesso faticato a trovare la giusta collocazione tattica e la continuità necessaria. Il confronto impietoso tra i due rendimenti certifica non solo una flessione sul piano statistico, ma anche un impatto decisamente ridimensionato in termini di leadership e influenza sul gioco.