La lotta scudetto, dopo la 36^ giornata di campionato, è tornata ad accendersi proprio quando sembrava che possibili colpi di coda fossero arginati dalla distanza di tre punti tra il Napoli capolista e l’Inter al secondo posto. Ora il distacco è di una sola lunghezza [VIDEO]: complice il pareggio inatteso con il Genoa da parte della squadra di Antonio Conte che si è giocata così un jolly che sperava di poter conservare. Con l’attuale situazione in classifica e con solo due giornate di Serie A ancora davanti i pronostici sono quanto mai incerti; possono essere curiosi i numeri, i dati statistici e più di un precedente sembra sorridere proprio all’allenatore del Napoli quando il campionato è stato deciso alle ultime due giornate.

Lotta scudetto, Napoli e Inter tra ambizioni e precedenti

Il calcio spesso conosce leggi astratte che non sempre riflettono la coerenza di numeri e statistiche; al contempo, alcuni esiti e verdetti sembrano seguire una linea retta scandita proprio dalla storia che sovente è ciclica, da precedenti dettati un po’ dalla sorte e un po’ dal destino.

Napoli e Inter sono a un passo, e si affidano tanto alla scaramanzia quanto ai fattori prettamente sportivi. Ma in attesa dei prossimi duelli spuntano dei precedenti con protagonista proprio Antonio Conte - e non solo - che forse alimentano le speranze dei tifosi azzurri.

Dalla ‘maledizione’ del 5 maggio 2002 al primo scudetto di Conte in panchina: il Napoli si affida anche ai precedenti

Gli interisti ricordano il 5 maggio 2002 quando una clamorosa debacle contro la Lazio all’ultima giornata consegnò lo Scudetto alla Juventus che, proprio fino a due giornate prima del termine della Serie A, si trovava distante un punto dal primo posto occupato proprio dall’Inter. In questo caso, il precedente è da leggere al contrario e dunque in favore dei tifosi del Napoli. A gioire tra i bianconeri c’era infatti proprio Antonio Conte; croce e delizia dei nerazzurri dati anche i precedenti come tecnico e lo Scudetto vinto nella stagione 2020-2021.

Ma non solo l’ombra del 5 maggio 2002; sul duello tra Napoli e Inter incombe anche il primo scudetto di Antonio Conte da allenatore, alla sua prima panchina alla Juventus.

Era la stagione 2011-2012; anche in quel caso il distacco tra la prima in classifica e la seconda (rispettivamente Juventus e Milan) era di solo un punto a due giornate dal termine e, neanche a dirlo, fu proprio il tecnico leccese ad avere la meglio. In quel caso ci riuscì con una giornata di anticipo in virtù della vittoria esterna della Juve contro il Cagliari (a Trieste) e della contemporanea sconfitta rossonera nel derby milanese.

Correva l’anno 1964: l’Inter aggancia il Bologna ma lo spareggio scudetto va ai rossoblù

Stagione 1963-1964, il Bologna domina la scena in Serie A e l’Inter si trova a inseguire; nel mezzo il caos generato da un caso di doping in casa rossoblù. I nerazzurri fiutano la possibilità di scavalcare gli avversari, ma nelle sedi legali la sentenza - inizialmente a sfavore della squadra capolista - viene sovvertita con conseguente assoluzione.

La palla passa al campo e l’Inter che - come quest’anno - si trovava a un punto di distacco a due giornate dal termine e riesce a raggiungere il Bologna al primo posto. Pari merito a 54 punti e via al primo spareggio della storia della Serie A: il verdetto è però amaro per i nerazzurri, che poco prima avevano alzato la Coppa dei Campioni con Helenio Herrera in panchina, lo scudetto va al Bologna che si impone con un netto 2-0.

Seria A, un duello al vertice che mancava da due anni

Scaramanzia a precedenti a parte, il duello tra Napoli e Inter è forse tra i più affascinanti degli ultimi anni; le ultime stagioni erano state orfane di sfide così avvincenti. Lo scorso anno i nerazzurri infatti hanno trionfato con un discreto anticipo, ad aprile; stesso andamento per il Napoli l’anno precedente per lo scudetto targato Luciano Spalletti, che vinse a inizio maggio.

Le prossime due giornate di Serie A, con Napoli e Inter assolute protagoniste, possono essere il terreno propizio per la genesi di nuove pagine di storia del calcio italiano o proseguire un capitolo già scritto in passato? Al campo, l’ultimo verdetto.