Fino a poche settimane fa, il futuro di Igor Tudor sulla panchina della Juventus sembrava appeso a un filo. Eppure, in un sorprendente ribaltamento di prospettiva, il tecnico croato è adesso al centro del progetto bianconero, con all’orizzonte un possibile rinnovo triennale. A cambiare le carte in tavola due snodi decisivi: il rifiuto di Antonio Conte e l'approdo alla Continassa di Damien Comolli.

Juventus, per Tudor tutto è cambiato

Da possibile esonero anticipato a fulcro del progetto tecnico della Juventus: la parabola di Igor Tudor nelle ultime settimane ha subito un’evoluzione inattesa ma significativa.

L’allenatore croato, subentrato in un momento delicato per risollevare la squadra bianconera, sembrava destinato a un addio quasi scontato dopo la disputa del Mondiale per club. E invece, ora, si fa strada l’ipotesi concreta di un rinnovo triennale che lo blinderebbe fino al 2027.

A cambiare il destino dell'ex tecnico del Marsiglia sono stati principalmente due fattori. Il primo, il "no" definitivo di Antonio Conte, che ha deciso di restare al Napoli, preferendo la continuità partenopea a un ritorno a Torino. Il secondo, forse ancor più determinante, è stato l’arrivo ufficiale di Damien Comolli nel ruolo di direttore generale della Juventus.

Il dirigente francese, con un passato tra Liverpool, Tottenham e Tolosa, ha già avuto un primo confronto diretto con Tudor.

Un colloquio che, stando a fonti vicine alla società, avrebbe convinto Comolli delle qualità dell’allenatore croato, sia sotto il profilo tecnico che umano. Da qui la volontà di non limitarsi ad una semplice conferma, ma di costruire attorno a lui un progetto solido e duraturo.

Juventus, poteri a Tudor e un mercato fatto sulle sue richieste

Il nuovo corso juventino, dunque, potrebbe ripartire proprio da Tudor, con un contratto triennale e un ruolo centrale anche nelle scelte di mercato. La dirigenza, infatti, starebbe lavorando per assecondare le richieste del tecnico, orientato verso un calcio dinamico, verticale e ad alta intensità. In quest’ottica, i rinforzi dovranno essere funzionali al suo sistema: giocatori fisici, capaci di coprire ampie porzioni di campo e con buona qualità nelle transizioni.

Non a caso, uno dei nomi più caldi è quello di Davide Frattesi, centrocampista dell’Inter e della Nazionale, che rispecchia perfettamente l’identikit tecnico-tattico delineato da Tudor. Frattesi rappresenterebbe un tassello prezioso per il nuovo scacchiere bianconero, sia per caratteristiche atletiche che per capacità di inserimento.

Juve, i tifosi si dividono sul profilo di Tudor: 'Non è un allenatore per i bianconeri'

L'eventuale prolungamento di Tudor ha spaccato la tifoseria della Juventus sul web: "Un anno bastava. Poi visti i risultati si passava per prolungamenti e aggiustamenti. Se non va bene avremo un peso in più" scrive un supporter bianconero. Un altro poi aggiunge: "All'epoca Tudor parlò di 2-3 acquisti di spessore per tornare subito competitivi. Magari si è volutamente tenuto stretto e ce ne vorranno 3-4, ma siamo lì: servono almeno tre titolari forti nei tre reparti".