Certe partite estive nascono come semplici test tattici, utili a misurare la condizione fisica e provare nuovi meccanismi, ma a volte finiscono per avere conseguenze che vanno oltre i novanta minuti. La vittoria della Juventus per 2-1 contro il Borussia Dortmund potrebbe essere ricordata come il momento in cui Douglas Luiz ha rimescolato le carte nel mazzo dei bianconeri.

Un ruolo nuovo che potrebbe dare una seconda chance a Douglas Luiz

Il centrocampista brasiliano, classe 1998, è stato inserito a gara in corso, ma non nella consueta posizione davanti alla difesa o nel cuore della mediana.

Igor Tudor ha deciso di schierarlo più avanti, da trequartista, affidandogli compiti di raccordo tra centrocampo e attacco. Una scelta magari anche frutto delle necessità contingenti che ha sorpreso tutti.

Douglas Luiz ha mostrato una rapidità di esecuzione rara nelle sue uscite bianconere, un dinamismo nelle giocate che ha permesso alla Juventus di attaccare con più fluidità. Movimenti intelligenti, tocchi di prima, capacità di vedere la porta: segnali che non si erano ancora visti con continuità da quando è arrivato a Torino. La sua prova non è stata solo tecnicamente convincente, ma anche mentalmente brillante, con un atteggiamento propositivo che ha colpito in molti.

A fine partita, Tudor non ha nascosto di aver intravisto qualcosa: "Douglas Luiz è un mio giocatore, vede la porta, ha gol nel sangue.

Se io devo scegliere in questo sistema lo vedo più là che davanti alla difesa, perché secondo me può fare male all’avversario. Io lavoro con tutti i giocatori che ho a disposizione, li tratto come è giusto e poi, come ho detto, vedremo che succede".

Parole che, da un lato, fotografano il momento delicato della Juventus sul fronte cessioni, con diversi elementi ancora in cerca di collocazione ma che, dall’altro, aprono a un nuovo scenario: quello di un Douglas Luiz non più visto come esubero da piazzare, ma come possibile risorsa interna.

La speranza di ritrovare quel giocatore che in Premier League aveva dominato

La parabola recente del brasiliano racconta di un talento che, in Premier League con l’Aston Villa, aveva raggiunto livelli altissimi, diventando uno dei centrocampisti più incisivi del campionato.

A Torino, invece, la sua avventura è iniziata in salita: ruolo non ben definito, continuità spezzata, qualche prestazione opaca e problemi con il tecnico. Ma la partita col Dortmund ha ricordato che il potenziale c’è ancora, e che potrebbe essere valorizzato in una posizione meno guidata rispetto al centrocampo a due.

Ora il destino di Douglas Luiz è sospeso tra mercato e campo. Se la Juventus troverà un acquirente, l’addio rimarrà possibile. Ma se Tudor deciderà di insistere con lui in quella zona di campo, il brasiliano potrebbe diventare un’arma tattica in più, capace di unire intensità, visione e gol.