Solo qualche mese fa Igor Tudor era tornato a Torino accolto come un eroe, tra l’entusiasmo della tifoseria bianconera e la fiducia di una dirigenza che aveva bisogno di ripartire dopo un semestre vissuto con grandi difficoltà insieme a Thiago Motta. Oggi, però, la luna di miele sembra già scricchiolare. Sempre più tifosi, soprattutto sui social, hanno iniziato a puntare il dito contro alcune decisioni tecniche dell’allenatore croato, che con le sue scelte di formazione sta alimentando dubbi e malumori.
L’ultima conferma è arrivata ieri nella sfida pareggiata 1-1 con l’Atalanta, terminata tra fra qualche fischio e qualche critica di troppo.
La lettura dell’undici titolare ha fatto discutere ancora una volta, sollevando interrogativi che non hanno trovato risposte convincenti sul campo.
Il caso Koopmeiners
Tudor sembra avere un chiodo fisso: rilanciare Teun Koopmeiners. L’olandese, reduce da un periodo opaco, è stato difeso pubblicamente sia dal tecnico che dal dirigente Giorgio Chiellini, che prima del match aveva ribadito come alla Continassa si stia facendo di tutto per riportarlo ai livelli visti a Bergamo. Eppure, la scelta di schierarlo come mediano al posto di Locatelli ha lasciato più di un dubbio. Un ruolo non proprio congeniale alle sue caratteristiche, che rischia di depotenziare sia il giocatore che la squadra, senza che l’esperimento abbia finora prodotto segnali incoraggianti.
Adzic: talento precoce o rischio calcolato?
Non meno dubbia la decisione di inserire dal primo minuto il giovane Adzic. L’attaccante serbo, classe 2006, era diventato l’eroe del derby d’Italia con un gol da fuori area che aveva steso l’Inter. Ma contro l’Atalanta, da titolare, ha faticato a trovare la giusta dimensione, apparendo spaesato e poco incisivo. L’episodio chiave è arrivato al termine del primo, quando un suo errore ingenuo nella propria trequarti ha spianato la strada al vantaggio nerazzurro siglato da Sulemana. Un inciampo certamente perdonabile, visto il talento cristallino mostrato da Adzic, che però nel caso specifico ha complicato i piani della Juventus e compromesso solo in parte il risultato.
Openda in campo, David escluso
Infine, c’è il nodo dell’attacco. L’allenatore contro i bergamaschi ha preferito schierare Openda come centravanti, lasciando ancora una volta Jonathan David in panchina. Il belga, che di natura è più un esterno che una punta centrale, si è spesso trovato isolato e neutralizzato dalla difesa organizzata dell’Atalanta, senza mai riuscire a impensierire seriamente la retroguardia di Juric. Una scelta, probabilmente sviluppata sull'intenzione di colpire gli avversari nella ripresa con attaccanti più freschi, ma che evidentemente non ha ripagato.