Intervistato ai microfoni di Dazn, Matias Soulé è tornato a parlare del suo addio alla Juventus, rivelando alcuni retroscena. L'attaccante argentino in un secondo momento ha parlato del Derby della Capitale e dell'atmosfera speciale che si respira nei giorni precedenti al big-match dell'Olimpico.

Juventus, Soulé: 'Ci sono state discussioni nel momento del mio addio, loro volevano mandarmi via, ma all'estero'

Matias Soulé, attaccante esterno argentino attualmente in forza alla Roma, è stato intervistato nelle scorse ore ai microfoni di Dazn e parlando del suo addio dalla Juventus ha detto: "Il passaggio dal club bianconero a quello giallorosso fu un po’ complicato.

C’era incertezza, ci sono state discussioni. La Juve voleva mandarmi via, ma all’estero, non in Italia. Allora dopo un po’ di discussioni dissi loro 'se volete mandarmi via quantomeno lasciatemi la possibilità di scegliere' e io volevo venire alla Roma a tutti i costi. Ho parlato con De Rossi che mi ha tranquillizzato e convinto".

Soulé si è poi focalizzato sul presente e ha descritto il clima che si respira in vista del Derby di Roma, definendolo una settimana speciale e diversa dalle altre. Secondo il giovane talento, per i giallorossi sarà fondamentale mantenere la tranquillità anche in una sfida così carica di emozioni, sottolineando come in partite del genere serva dare il doppio rispetto al consueto impegno.

Ha ammesso che un certo nervosismo sarà inevitabile, ma si è detto convinto che, una volta iniziata la gara, le ansie lasceranno spazio alla concentrazione e all’adrenalina del campo.

Il calciatore ha poi rivolto parole di stima a Claudio Ranieri, spiegando come con l'ex tecnico abbia trovato quella continuità e quella fiducia di cui aveva bisogno. Ha ricordato come i primi mesi della scorsa stagione non siano stati semplici, ma che l’allenatore abbia saputo trasmettere serenità e incoraggiarli a semplificare il gioco.

Infine, Soulé ha elogiato anche Gian Piero Gasperini, sottolineando come ad impressionarlo sia stata soprattutto la mentalità offensiva del tecnico. La richiesta costante di giocare in avanti, di non farsi mai trovare spalle alla porta e di puntare l’uomo, a suo avviso, permette di esprimersi al meglio.

Un approccio che, secondo lui, valorizza in particolare calciatori con le sue caratteristiche, che amano avere il pallone tra i piedi e creare occasioni pericolose.

Soulé, uno dei tanti giovani sacrificati dalla Juventus per investire su profili più pronti

Soulé fa parte di quella schiera di giovani talenti a cui la Juventus ha volutamente fare a meno per una questione di bilanci. Il club bianconero infatti, oltre all'argentino, nella scorsa annata ha sacrificato calciatori come Dean Huijsen o Nicolò Fagioli per avere quei ricavi necessari a investire su profili più pronti. Una scelta che ha fatto discutere e che non sempre ha dato ragione al club piemontese.