Domani sera, all’Allianz Stadium, andrà in scena uno dei grandi classici del calcio italiano: Juventus-Milan. Una sfida che non ha bisogno di presentazioni, ma che questa volta arriva con un contorno speciale. Le due squadre, infatti, si trovano entrambe nelle zone alte della classifica, forti di un percorso fin qui convincente e decise a non perdere terreno. Sarà quindi una partita che peserà sia sul prestigio che sugli equilibri del campionato.

Juventus, la chiave del match per i bianconeri sarà sulle fasce: Yildiz e Conceicao i due uomini da tenere d'occhio

La Juventus, sotto la guida di Igor Tudor, ha saputo costruire un’identità chiara: intensità, verticalità e grande sfruttamento delle corsie esterne. Proprio lì i bianconeri proveranno a colpire un Milan che, per caratteristiche, tende a lasciare spazio sugli esterni quando imposta il gioco. A sinistra, il giovane talento Kenan Yildiz avrà una serata cruciale: il suo obiettivo sarà affrontare senza timori Saelemaekers, cercando di tenerlo basso e ridurne le proverbiali sgroppate, ma al tempo stesso puntando a rientrare verso il centro per provare la conclusione col suo elegante destro.

Sul lato opposto, occhio a Conceicao, l’uomo che ha cambiato volto alla gara di Champions League contro il Villarreal. Il portoghese, esplosivo e imprevedibile, rappresenta forse la carta più pericolosa del pacchetto offensivo bianconero in questo momento storico della stagione.

Milan, il centrocampo la fa da padrone: chiavi in mano a Modric e tanta spinta dalle due mezz'ali

Il Milan, però, non intende farsi intimorire. La formazione rossonera ha trovato nella qualità del centrocampo la propria forza principale, e anche domani cercherà di imporre il ritmo alla partita. In cabina di regia ci sarà ancora una volta Luka Modric, il giocatore chiamato a dettare tempi e geometrie con la sua classe senza età.

Al suo fianco, Fofana e l’ex juventino Adrien Rabiot avranno il compito di alternarsi negli inserimenti, un’arma che spesso ha sorpreso le difese avversarie in questa prima parte di stagione.

Davanti, il Milan conterà sull’estro di Christian Pulisic, libero di muoversi sulla trequarti per collegare il gioco e servire palloni preziosi a Gimenez, terminale offensivo chiamato a duellare con la retroguardia juventina. Non meno importante, però, sarà il lavoro dello stesso statunitense in fase di non possesso: l’americano potrebbe infatti essere chiamato a disturbare la manovra iniziale di Locatelli, regista della Juventus, per spezzare sul nascere l’organizzazione dei bianconeri.

Insomma due stili di gioco completamente opposti che potrebbero regalare 90 minuti di alta intensità.