La Juventus sta attraversando un periodo complicato. Dopo cinque pareggi consecutivi, l’ambiente bianconero è alla ricerca di spiegazioni per una serie di risultati che hanno rallentato la corsa della squadra di Igor Tudor. Nonostante le prestazioni non siano sempre state negative, i punti raccolti non sono in linea con gli obiettivi dichiarati dalla società, che mira a mantenere una posizione di vertice nel campionato. Proprio su questo momento di difficoltà è intervenuto Gianni Balzarini, noto giornalista sportivo, che sul suo canale YouTube ha analizzato le ragioni di questo andamento altalenante: “C’è un quadro psicologico generale che mi sembra ben definibile in questo senso: un certo accontentarsi che non è da Juventus, ma che rivela problemi interni alla squadra”, ha spiegato Balzarini, evidenziando come la questione non sia solo tattica o tecnica, ma soprattutto mentale.

Secondo il giornalista, la squadra appare meno incisiva e meno continua rispetto agli standard di rendimento che l’hanno contraddistinta negli anni passati.

Le parole di Balzarini

Il ragionamento di Balzarini trova conferma anche nelle parole di Andrea Cambiaso, che nel post-partita ha dichiarato: “Dovevamo osare di più, arrivare più al cross e concludere più spesso verso la porta”. Una riflessione che mette in luce la consapevolezza, da parte dei giocatori, di non aver espresso tutto il loro potenziale in campo. Balzarini ha poi approfondito questo aspetto aggiungendo: “E però indirettamente è ancora una questione psicologica: se tu identifichi il problema dal punto di vista tattico, e quindi sai cosa hai sbagliato, ma non fai nulla per correggerlo, significa che lo sapevi anche durante la partita e hai comunque continuato a sbagliare”.

Queste parole mettono in luce un aspetto ricorrente: la Juventus è consapevole delle proprie difficoltà attuali, ma fatica a trovare soluzioni efficaci. Il blocco non è tanto di natura tecnica, quanto mentale. “L’atteggiamento è sempre stato lo stesso, e questo significa che c’è una problematica da affrontare: manca un giocatore disposto a prendersi la responsabilità”, ha aggiunto Balzarini, sottolineando come all’interno del gruppo manchi quella figura capace di trascinare i compagni nei momenti di difficoltà.

Tanti giocatori in nazionali

In questo senso, Tudor si trova di fronte a una sfida complessa: non solo deve lavorare sull’aspetto tattico, ma anche ricostruire la fiducia e la mentalità vincente.

I cinque pareggi consecutivi hanno generato malumore tra i tifosi, ma allo stesso tempo rappresentano un segnale che evidenzia la necessità di intervenire per invertire la tendenza.

Intanto, il calendario offre una pausa provvidenziale. Tredici giocatori bianconeri partiranno per rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali, e questo permetterà al gruppo di “staccare un po’ la spina” dopo settimane intense. Tuttavia, alla ripresa del campionato, la Juventus dovrà affrontare tre partite particolarmente difficili in trasferta contro Como, Real Madrid e Lazio. Sarà un trittico decisivo per capire la reale forza della squadra e le ambizioni per la stagione.

Per questo motivo, Tudor potrebbe essere costretto a ricorrere a qualche rotazione in più.

Giocatori come Kostić e Rugani, che fino a ora hanno trovato poco spazio, potrebbero tornare utili. Entrambi rappresentano soluzioni affidabili e conoscono bene l’ambiente. L’obiettivo sarà ritrovare compattezza, convinzione e, soprattutto, la vittoria che manca da diverse giornate.