Dopo oltre due mesi di assenza, Fabio Miretti è tornato finalmente disponibile per Igor Tudor. L’infortunio alla coscia destra, rimediato in un’amichevole interna contro la Next Gen, lo aveva tenuto ai margini del gruppo fin dall’inizio della stagione. Ora Miretti rientra nelle rotazioni e può rappresentare una risorsa preziosa per dare respiro ai titolari, che hanno già mostrato i primi segni di stanchezza.

Dove può essere schierato

La duttilità è una delle carte migliori di Fabio Miretti, qualità che Tudor sembra apprezzare molto. In un sistema 3-4-2-1, le sue posizioni possibili sono almeno tre:

  • come mezzala sinistra o destra all’interno dei due centrali di centrocampo.

  • eventualmente come jolly offensivo, alle spalle dell’unica punta, in alternativa o supporto di Yildiz.

  • anche come vice-trequartista, contribuendo a schieramenti più offensivi o a spezzare gli schemi avversari.

Tudor lo ha definito “giocatore serio se si mette a disposizione” e ha lasciato intendere che il ragazzo, pur giovane, dovrà dimostrare di aver acquisito maggior consistenza rispetto alla stagione passata.

In passato, al Genoa, ha avuto qualche difficoltà nella posizione di mediano puro, ricevendo anche critiche e cambi precoci. Tuttavia, sotto la guida tecnica di Vieira nel Grifone, è cresciuto molto: ha giocato sia da trequartista che da esterno nel 4-2-3-1, segnando 3 gol e fornendo 3 assist in 26 gare.

Il momento e le sfide per la Juve

Il ritorno di Miretti arriva in un momento in cui la Juventus deve fare i conti con carenze fisiche e gestionali: il centrocampo soffre la continua pressione di alternare le gare, e le soluzioni interne non abbondano. Inserire Miretti con intelligenza potrebbe alleggerire la fatica di alcuni titolari e permettere a Tudor di sperimentare varianti tattiche senza stravolgere il nucleo da cui vuole partire.

Quanto al rientro effettivo in campo, la Juve spera di poter contare su di lui già nella trasferta di Como, in calendario per il prossimo turno, anche se non è escluso che possa servire un po' di tempo per sciogliere completamente la condizione fisica.

L’eredità da raccogliere

Miretti è un prodotto del vivaio bianconero e torna con ambizione: ha già dimostrato qualità individuali e visione di gioco, ma il salto definitivo in una Juve dal budget ristretto e molto esigente richiede continuità e personalità. La domanda ora è: saprà inserirsi gradualmente e dare quel contributo tattico che Tudor cerca nelle sue rotazioni? E riuscirà a evitare i rischi dell’affaticamento, data la storia recente di stop muscolari? Se si dimostrerà pronto, Miretti potrebbe concretamente diventare una risorsa in più per dare respiro e imprevedibilità a centrocampo e non solo.