Sara Ketlem è una delle creator social-tifose juventine più seguite e chiacchierate sui social: scatti provocanti con le varie maglie dei piemontesi, commenti sugli acquisti del club, post ironici, un’estetica ben curata e un atteggiamento che trasmette passione autentica per i colori bianconeri. Anche se della sua vita privata si sa poco, la sua presenza sui social è forte: Sara è per molti, un punto di riferimento per chi ama il club non solo come tifosi ma anche come comunità social. In questa intervista per Blasting News esploriamo chi è davvero, cosa la guida, come vive il rapporto con i follower e quali sono le sue visioni per il futuro.

Sara: 'Juventus Princess è il mio alter ego'

Sara, cosa l’ha avvicinata per la prima volta alla Juventus, e quando ha capito che essere tifosa non sarebbe rimasta solo una passione privata ma qualcosa da condividere online?

'Credo sia stato un colpo di fulmine quando ho visto mia nonna che stava guardando una partita di una squadra brasiliana che veste bianconero, il Santos: è stato come un amore a prima vista! Poi nelle partite internazionali ho visto la squadra che sarebbe entrata nel mio cuore, la Juventus [VIDEO]. La Juventus per me non è solo una squadra, è un modo di vivere, una mentalità. Da piccola mi piaceva il bianco e il nero (avevo in mente solo questi due colori) e l'eleganza... poi ho iniziato a guardare le partite e fine della storia: mai più senza Juve'.

Lei si definisce “Juventus princess” nei suoi profili social. Come nasce questo nome/identità e cosa significa per Lei rivestire questo ruolo davanti a migliaia di follower?

'Ah, “Juventus Princess” è un po’ la mia alter ego! È nata per gioco, ma poi mi sono resa conto che rappresentava perfettamente il mio stile: passione, femminilità e orgoglio bianconero. È il mio modo di dire che si può essere principessa… ma con la grinta da capitano'.

I suoi post spesso coinvolgono i tifosi: pronostici, commenti sulle partite, accoglienze per i calciatori (“benvenuto Vlahović”, ad esempio). Quanto conta per Lei il coinvolgimento della community nella sua attività quotidiana?

'Tantissimo! La mia community è come una seconda curva, loro sono la mia squadra.

Mi piace quando commentano, quando fanno pronostici ed interagiscono con me. Mi sento vicino a loro, sento la loro vibrazione. Il bello è vivere la Juve insieme, come una grande famiglia sparsa per il mondo'.

Ketlem: 'Essere donna e tifosa non vuol dire rinunciare alla propria femminilità'

Spesso usa pose sensuali e look attenti nei suoi contenuti. Come trova il giusto equilibrio tra esprimere sé stessa e rispettare i limiti, per non cadere nel volgare o nella polemica?

'Essere donna e tifosa non vuol dire rinunciare alla propria femminilità. Io gioco sempre sull’ironia: posso essere sexy senza mai essere volgare. L’eleganza è nel modo, non nella misura. E poi, un po’ di stile fa parte del gioco, no?'.

Quanto la critiche o gli haters influiscono su come decide cosa pubblicare o mostrare?

'Li ringrazio, perché anche loro guardano i miei post! Scherzi a parte, ho imparato che se non piaci a qualcuno, stai comunque facendo rumore. Io rimango me stessa: sincera, ironica e un po’ “follina” come sempre'.

Vi è qualcuno a cui si è ispirata?

'Forse ci sono più persone alle quali mi ispiro (ma che non imito). Mi piace chi ha personalità, chi osa, chi si distingue. Dalla determinazione di Del Piero alla classe di Elisabetta Franchi, fino all’ironia di certi creator online. Io li mescolo tutti nel mio stile “Sara mode on”'.

Al di là del tifo per la Juve, ha altri interessi o passioni che vorrebbe sviluppare (moda, media, sport)?

Ci sono progetti futuri che sta valutando attivamente?

'Sicuramente la moda, la comunicazione e i viaggi. Mi piacerebbe unire questi mondi: creare contenuti internazionali, copertine creative, magari una mia linea o un progetto legato allo sport femminile o partecipare ad un programma televisivo. “Sara Juventus in Rio” è solo l’inizio'.

'Diciamo che è una Juve in costruzione'

Chi è il suo idolo?

'Se parliamo di Juve, Alessandro Del Piero, senza pensarci due volte! Classe, eleganza, rispetto: è il simbolo della Juventus vera. E poi… ammettiamolo, chi non si è innamorato almeno una volta del suo sorriso? Se parliamo in generale il grandissimo e amato Re Pelè'.

Parliamo di questo avvio di stagione della Juventus.

Come lo giudica? Dove può arrivare la squadra bianconera nelle varie competizioni?

''Diciamo che è una Juve in costruzione, ma con l’anima giusta. Io la vedo crescere partita dopo partita: serve continuità e un po’ di cattiveria. Ma la Juve, quando meno te lo aspetti… rinasce sempre.

Si sta parlando molto di un problema attaccante e di una difesa non solida. Su chi puntare davanti? Solo Bremer può essere considerato un baluardo difensivo?

'In tutta sincerità, secondo me dobbiamo puntare sul centrocampo'.

Al Club a Sky Sport con ospite Alessandro Del Piero si è dichiarato che non vi è più quella paura a giocare allo Stadium. È d'accordo?

'Mmm… diciamo che serve far tornare quella paura. Lo Stadium deve essere di nuovo un tempio, non un teatro. Quando i tifosi urlano “Fino alla fine”, anche gli avversari devono sentirlo nelle ossa'.