Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus. Il tecnico di Certaldo, in provincia di Firenze, si appresta a sedersi sulla panchina bianconera con un'eredità statistica piuttosto curiosa ma significativa: è il quarto allenatore toscano alla guida della Vecchia Signora negli ultimi trent’anni e tutti i suoi predecessori corregionali hanno portato almeno uno scudetto a Torino.

Una tradizione vincente: Lippi, Allegri, Sarri

A inaugurare questa “tradizione” fu Marcello Lippi, viareggino, che negli anni ’90 e nei primi 2000 vinse cinque scudetti, oltre a una Champions League e numerosi altri trofei nazionali e internazionali.

A lui seguì Massimiliano Allegri, livornese, che tra il 2014 e il 2019 guidò la Juventus a cinque scudetti consecutivi.

Il terzo della lista è Maurizio Sarri, anch’egli toscano (di Napoli ma cresciuto a Figline Valdarno), che nel 2020 portò a casa uno scudetto nel suo unico anno in bianconero.

Dal 1994 a oggi, con un toscano lo scudetto è (quasi) una certezza

E ora tocca a Spalletti. Un’eredità importante, non solo per la storia recente della Juventus, ma anche per la singolare costanza con cui i tecnici toscani sono riusciti a imprimere il proprio segno sulla storia bianconera.

La statistica, infatti, è impeccabile: dal 1994 a oggi, ogni allenatore toscano sulla panchina della Juve ha vinto almeno uno scudetto.

L’eccezione Conte e il caso Pirlo

L’unica eccezione in questa linea toscana di successi è Antonio Conte, pugliese, che tra il 2012 e il 2014 ha conquistato tre scudetti consecutivi, rilanciando la Juve dopo anni di crisi.

Tra gli altri tecnici vincitori in epoca recente si conta Andrea Pirlo, bresciano, che nella stagione 2020-21 ha messo in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, ma non lo scudetto, interrompendo così la striscia vincente.

Una coincidenza? O un segno del destino?

Se si guarda esclusivamente agli scudetti vinti dalla Juventus negli ultimi trent’anni, emerge un dato sorprendente: tutti, tranne quelli di Conte, sono arrivati con tecnici toscani in panchina. Una coincidenza?

Forse. Ma che rappresenta comunque un dato statistico curioso e, per qualcuno, perfino di buon auspicio.

Luciano Spalletti, reduce dal trionfo con il Napoli in serie A e fresco di esperienza alla guida della Nazionale italiana, porta con sé un bagaglio di esperienza, pragmatismo e visione di gioco.

E ora eredita anche il peso (e la cabala) di una tradizione toscana che, finora, ha sempre portato la Juventus in cima alla Serie A. Per i tifosi, un motivo in più per sperare. O, per i più scaramantici, per fare gli scongiuri.