L’Inter guarda già al futuro e la dirigenza nerazzurra sta pianificando le mosse per rinforzare il reparto arretrato in vista della prossima stagione. L’obiettivo è quello di trovare un difensore centrale affidabile e giovane che possa raccogliere l’eredità di due colonne come Acerbi e de Vrij, destinati a salutare il club a fine stagione. Nel mirino di Piero Ausilio e Giuseppe Marotta è finito Mario Gila, il talentuoso spagnolo che con la Lazio ha saputo imporsi come uno dei migliori centrali del campionato.
Inter sulle tracce di Gila
La crescita di Gila, classe 2000 e prodotto della cantera del Real Madrid, non è passata inosservata ai dirigenti nerazzurri.
Da quando è arrivato in Italia nel 2022 grazie a Igli Tare, il difensore iberico ha saputo conquistare spazio e fiducia fino a diventare il pilastro della retroguardia biancoceleste. Sotto la guida di Maurizio Sarri, ha mostrato solidità, letture intelligenti e una personalità da vero leader.
L’Inter, consapevole dell’imminente rinnovamento difensivo, ha iniziato a monitorare con attenzione la situazione contrattuale del giocatore. Gila è legato alla Lazio fino al 2027, ma il suo ingaggio – fermo a circa mezzo milione di euro a stagione – è considerato troppo basso per le sue attuali prestazioni. Il difensore chiede un adeguamento economico, ma la trattativa per il rinnovo stenta a decollare.
In Viale della Liberazione si studia l’operazione con grande interesse. Se la distanza tra le parti dovesse restare ampia, Marotta potrebbe inserirsi per proporre un contratto più ricco e un progetto tecnico ambizioso sotto la guida di Cristian Chivu, che apprezza molto il profilo del giocatore.
Lazio e il prezzo fissato
Dal canto suo, la dirigenza biancoceleste non sembra intenzionata a fare sconti. Claudio Lotito ha già fissato la base d’asta a circa 30 milioni di euro, cifra che riflette il valore e il rendimento del difensore. Un prezzo importante, ma non impossibile per l’Inter, che in estate libererà spazio salariale con gli addii di Acerbi e de Vrij.
Il club nerazzurro sta valutando le possibili formule, che potrebbero comprendere l’inserimento di qualche contropartita tecnica o un pagamento dilazionato.
Gli ottimi rapporti tra le due società potrebbero facilitare il dialogo, anche se la concorrenza dall’estero non manca. In Premier League e in Liga, infatti, diverse squadre hanno già sondato il terreno per il difensore spagnolo, colpiti dalla sua continuità e dal rendimento costante.
Come giocherebbe Gila nell’Inter di Chivu
Nel sistema difensivo di Chivu, Gila potrebbe rappresentare un innesto di grande qualità e versatilità. Il tecnico rumeno, fedele al 3-5-2 che valorizza l’impostazione dal basso, avrebbe in lui un interprete ideale per guidare la linea difensiva.
Gila è un centrale destro naturale, ma può adattarsi anche come perno centrale in una difesa a tre, grazie alla sua capacità di leggere le situazioni di gioco e alla precisione nei passaggi verticali.
Con lui, l’Inter guadagnerebbe aggressività, ordine tattico e un giocatore in grado di anticipare l’avversario con tempismo.
Il suo arrivo permetterebbe inoltre a Bastoni di mantenere libertà in fase di costruzione e a Bisseck di crescere senza troppe pressioni. Un profilo completo, giovane e pronto per il salto in una grande squadra europea.
L’idea Gila affascina e convince la dirigenza nerazzurra, che vuole programmare con anticipo il futuro del reparto difensivo. L’Inter ha dimostrato negli ultimi anni di saper investire in modo mirato, scegliendo giocatori di prospettiva e carattere.
Se l’operazione dovesse concretizzarsi, sarebbe un colpo in perfetto stile Marotta: giovane, già pronto per la Serie A e con margini di crescita importanti.
La priorità resta garantire continuità e solidità alla difesa, elemento su cui Chivu ha costruito gran parte delle sue idee tattiche.
Molto dipenderà dalla volontà del giocatore, che sembra attratto dall’idea di vestire la maglia nerazzurra e misurarsi con obiettivi più ambiziosi. L’Inter attende segnali da Roma, ma il nome di Mario Gila è ormai una pista concreta per l’estate.