La Juventus sta attraversando giorni carichi di tensione, un periodo in cui ogni dettaglio pesa e ogni risultato insufficiente rischia di lasciare strascichi ancora più profondi. L’ennesimo pareggio opaco contro la Fiorentina rappresenta un nuovo campanello d’allarme, un passo falso che ha costretto l’intero gruppo a fermarsi e riflettere. Come rivelato da Tuttosport, i bianconeri hanno avuto modo di confrontarsi nelle ore successive al match del Franchi, cercando di analizzare lucidamente ciò che non ha funzionato. Da questo confronto interno tutti hanno riconosciuto i propri errori, assumendosi le proprie responsabilità senza cercare alibi.

Serve una svolta definitiva

Luciano Spalletti, che ha preso le redini della squadra con l’obiettivo di imprimere una nuova identità e un cambio di mentalità, sembra essere soddisfatto di questa presa di coscienza. Il tecnico ritiene che solo attraverso un confronto franco e la consapevolezza delle proprie mancanze si possa trovare la strada per un vero cambio di marcia. Ed è proprio questo che ora si aspetta: una risposta forte, concreta, immediata. Il tempo delle scuse è finito, ora contano i fatti.

Già negli spogliatoi del Franchi era emersa una sensazione netta. I giocatori, solitamente pronti a commentare o a motivarsi a vicenda, sono rimasti in silenzio. Nessuno ha voluto prendere la parola, nessuno ha sentito il bisogno di fare discorsi motivazionali.

Un silenzio pesante, quasi simbolico, che molti all’interno del club hanno interpretato come un campanello d’allarme definitivo. Non un atteggiamento di resa, ma la presa di coscienza che la situazione è arrivata a un punto di non ritorno. Da qui si può soltanto ripartire, o rischiare di sprofondare ulteriormente.

Si pensa alla Champions

Nel frattempo, la Juventus deve necessariamente mettere momentaneamente da parte il malumore e concentrarsi sulla prossima sfida contro il Bodo Glimt in Champions League. Un appuntamento tanto delicato quanto fondamentale, soprattutto in una competizione europea che finora non ha ancora regalato soddisfazioni. I bianconeri andranno in Norvegia con l’obbligo di cercare la prima vittoria continentale stagionale, consapevoli che un altro passo falso rischierebbe di complicare ulteriormente la qualificazione e rendere il clima ancor più teso.

Per questa partita Spalletti dovrà fare i conti con l’assenza di Federico Gatti, fermato dall’influenza. Al suo posto ci sarà nuovamente Lloyd Kelly, chiamato a dare continuità alla sua crescita e a confermare di essere una valida alternativa nelle rotazioni difensive. Il tecnico sta valutando anche alcuni cambi di formazione: ci saranno probabilmente delle rotazioni, ma senza stravolgere l’impianto tattico. Nonostante le voci su un possibile passaggio alla difesa a quattro, Spalletti sembra intenzionato a ripartire ancora dal 3-4-2-1, lo schema che ha dato più equilibrio nelle ultime uscite, pur senza i risultati sperati.