La Juventus è pronta a muovere le prime pedine per rafforzare il centrocampo, cuore nevralgico del progetto targato Spalletti. Dopo settimane di valutazioni, l’idea di riportare in Serie A Morten Hjulmand si è fatta più concreta. Il danese, oggi punto fermo del rendimento tattico dello Sporting Lisbona, piace da tempo ai dirigenti bianconeri per la sua capacità di leggere il gioco, anticipare le linee di passaggio e garantire equilibrio tra le fasi di possesso e non possesso. Il nome del regista scandinavo è tornato in cima alla lista, anche per la duttilità che permetterebbe a Spalletti di avere una pedina affidabile nel nuovo assetto tecnico.

La Juventus, dopo una stagione di transizione e turbolenze in panchina, vuole ricostruire il proprio cuore tecnico, e la figura del danese rappresenta una certezza per visione e personalità. Oltre a Hjulmand, restano sotto osservazione altri profili internazionali, con attenzione verso centrocampisti in grado di interpretare più ruoli. L’intento è chiaro: aumentare la qualità e la rapidità del fraseggio, un aspetto che Spalletti considera imprescindibile per imporre il proprio marchio di gioco.

Come giocherebbe nella nuova Juventus

Dal punto di vista tattico, l’inserimento di Hjulmand nella Juventus di Spalletti potrebbe trasformare il modo di costruire dal basso e gestire le transizioni. Il tecnico toscano, fedele alla sua idea di calcio fluido e corale, predilige un regista che sappia dettare i tempi e dare geometrie.

Con il danese al centro, Locatelli potrebbe spostarsi leggermente più avanti, creando un triangolo tecnico con McKennie o Thuram, e favorendo lo sviluppo rapido dell’azione. L’idea sarebbe quella di un 4-3-3 camaleontico, dove Hjulmand agisce da bussola, sempre pronto a schermare le linee avversarie e lanciare le punte con verticalizzazioni chirurgiche. In questo contesto, la Juventus ritroverebbe ordine e intensità, due qualità spesso altalenanti nella passata stagione. Spalletti, maestro nel valorizzare i giocatori intelligenti tatticamente, vedrebbe nel danese una pedina perfetta per legare i reparti e consolidare l’identità collettiva. L’arrivo di un centrocampista di questo profilo darebbe una scossa anche psicologica al gruppo, restituendo fiducia e consapevolezza a un ambiente che da mesi attende una svolta.

Con Hjulmand, la Juventus potrebbe tornare a dominare il gioco, non solo a subirlo.

Hjulmand porterebbe a Torino la sua leadership

L’eventuale arrivo di Hjulmand alla Juventus rappresenterebbe molto più di un semplice innesto di mercato. Sarebbe un simbolo di identità e rinnovamento. Il danese è un calciatore che interpreta il ruolo con razionalità, ma anche con coraggio, un elemento fondamentale per il calcio dinamico di Spalletti. Il tecnico toscano ha sempre cercato giocatori in grado di pensare prima di toccare il pallone, capaci di muovere la squadra con un passaggio o un posizionamento. Hjulmand potrebbe ridare ordine alle uscite dal basso, offrendo sicurezza e dettando tempi moderni, con il baricentro più alto e la squadra più corta. In poche parole, un mediano pensante per una Juventus che vuole tornare padrona del proprio destino.