Notare macchie di umidità o di muffa è una circostanza frequente all’interno di un appartamento; in questi casi è necessario rivolgersi ad un tecnico al fine di stabilire quale sia la causa delle macchie per capire a chi rivolgersi per chiedere il risarcimento del danno.
Umidità causata da infiltrazioni dalle facciate dell'edificio
Nel caso in cui la causa delle macchie di umidità è una infiltrazione di acqua proveniente dalle pareti dell’edificio il responsabile tenuto al risarcimento è il Condominio. Nel caso in cui sia presente un contratto di assicurazione l’amministratore deve aprire un sinistro presso la compagnia assicurativa e il perito incaricato provvederà a quantificare l’indennizzo del dsanno nel più breve tempo possibile, dopo un sopralluogo sul luogo del danno.
L’amministratore, nello stesso tempo, deve convocare l’assemblea del condominio al fine di deliberare i lavori di isolamento della facciata per evitare che il danno si ripresenti in futuro; la relativa delibera deve essere approvata dalla maggior parte dei condomini che intervengono all’assemblea, che rappresentino i 500 più uno millesimi di proprietà, anche in seconda convocazione.
Tenuti al pagamento delle somme necessarie per l’intervento sono tutti i condomini, compresi quelli che non hanno un affaccio sulla facciata su cui si deve fare l’intervento di manutenzione, solo chi è proprietario di garage separati dall’edificio non sono tenuti a contribuire alle spese.
Infiltrazioni dal lastrico solare
Può capitare che la causa delle macchie di umidità siano Infiltrazioni di acqua provenienti dal lastrico solare.
Anche in questo casi è responsabile l’intero condominio, ma occorre distinguere il caso in cui esso sia di proprietà esclusiva da quello in cui, al contrario, sia di proprietà comune.
In questo caso la spesa viene ripartita tra tutti i condomini in base alle rispettive quote millesimali, nel primo caso, invece, il proprietario del lastrico solare si deve accollare da solo un terzo della spesa totale; la percentuale rimanente va ripartita tra tutti i condomini compreso lo stesso proprietario esclusivo.
Perdite di acqua per rottura di tubi
Se l’umidità è provocata da acqua, che proviene da tubi è necessario indagare al fine di stabilire se si tratta di tubi di proprietà del condominio o di un singolo proprietario. In generale i tubi che salgono lungo l’edificio sono di proprietà condominiale, quelli di derivazioni, al contrario, sono orizzontali e partono da quello verticale per entrare nei singoli appartamenti sono di proprietà dei singoli proprietari.
La procedura prevede la nomina di un tecnico, il quale deve chiarire il punto di origine della perdita. Nel caso in cui tra le parti non ci sia alcuna collaborazione è necessario intervenire in sede giudiziale per ottenere la riparazione immediata; con un altro procedimento giudiziale si possono richiedere i danni subiti.
Umidità provocata da incuria del proprietario dell'appartamento
Se la umidità è causata da una cattiva gestione dell’appartamento come la mancata sostituzione di un tubo di scarico è responsabile chi, legalmente, è il custode dell’alloggio; nel caso in cui esso sia affittato è l’inquilino che deve risarcire il danno.
Se il danneggiato vive in affitto egli non può decidere di non pagare il canone di locazione o di pagarlo in misura minore. Per fare questo l’appartamento dovrebbe risultare inabitabile e continuandoci a vivere dimostra l’esatto contrario, in realtà. Può, invece, rivolgersi al giudice per chiedere la riduzione del canone di locazione oppure intimare al proprietario di provvedere immediatamente alla riparazione del danno, con la conseguenza, se non lo dovesse fare, che sancisca il recesso anticipato dal contratto per giusta causa.
Molto spesso i conflitti in condominio sono causati da questioni relative ai danni da infiltrazione di acqua. E' una buona regola dotare il condominio di una polizza globale fabbricati, che preveda anche la voce ricerca del danno per offrire una copertura assicurativa anche a chi è causa del danno, di modo che ci sia un interesse reciproco ed evitare tutte le possibili situazioni di conflitto.
Nel caso in cui non ci sia un contratto di assicurazioni il ruolo cruciale è quello dell'amministratore, il quale deve prodigarsi affinché si instauri un dialogo tra le parti interessate ed evitare conflitti. C'è da dire che l'amministratore nei casi che riguardano singoli proprietari non ha il potere di imporre niente, per cui sta al buon senso delle parti arrivare, in tempi brevi, ad una soluzione soddisfacente.