E' morto all'età di 99 anni Laszlo Csatari (4 marzo 1915 – 10 agosto 2013), ungherese, a lungo uno dei collaboratori nazisti piùricercati dal Centro Simon Wiesenthal. Secondo ilsuo avvocato Gabor Horvath, si è spento all'ospedale di Budapest, la capitale dello Stato mittel-europeo che durante la Seconda Guerra Mondiale fu invaso ed occupato dalle truppe naziste e dove il collaborazionismo fu molto forte.
Secondoil Centro Simon Wiesenthal, un'organizzazione non-governativa ebraica che dal1977 si è impegnata a dare la caccia ai criminali nazisti ancora incircolazione, Csatari fu dal 1941 al 1944 un alto ufficiale di polizianell'Ungheria alleata della Germania, responsabile del ghetto di Kosice, cheoggi si trova in Slovacchia. Nel suo ruolo avrebbe aiutato l'organizzazionedella deportazione in Ucraina e ad Auschwitz di circa 15700 ebrei.
Ilprocedimento penale a suo carico per "crimini contro l'umanità" era iniziato inUngheria a giugno di questo anno, ed era ancora nelle fasi iniziali, e Csatarisi trovava comunque agli arresti domiciliari dall'anno scorso, quando era statorintracciato.
Era stato arrestato infatti, nel 2012 grazie alle informazioni delSimon Wiesenthal Center, che l'ha dichiarato il criminale nazista più ricercato:si era rifugiato in Canada alla fine della guerra per sfuggire all'arresto,restandovi fino agli anni '90, quando era rientrato in Ungheria, vivendoviindisturbato 15 anni, prima di essere rintracciato. Nel 1948 era comunque giàstato condannato a morte da un tribunale cecoslovacco.