Tre milioni di euro il valore del tesoro confiscato dai carabinieri della compagnia Roma-Trastevere a Raffaele Casamonica, proprietario dell'omonimo clan della malavita romana, tra cui: 12 auto costosissime, una villa enorme, una discoteca e numerosi conti correnti.

Il decreto di confisca è stato emanato dalla terza Sezione Penale della Corte di Appello di Roma, al termine di un'operazione antidroga del 2009. Quest'operazione era stata avviata in seguito alla scoperta di una grande attività di spaccio a Roma che chiamava in causa, oltre al clan dei Casamonica, anche alcuni spacciatori nigeriani.

Un'associazione creata con l'intento di ricoprire tutto il traffico europeo di droga, capeggiata da un membro della famiglia Casamonica con l'aiuto, appunto, di spacciatori africani. Infatti da 13 indagati si è passati a circa 44, con pene per un totale di oltre 200 anni di reclusione.

La fama (in negativo, si intende) dei Casamonica si deve alle famiglie Casamonica e Di Silvio, famiglie originarie dell'Abruzzo e sbarcate a Roma negli anni settanta. Raffaele iniziò la sua carriera da criminale nel 1976 a soli 16 anni compiendo furti e reati di ricettazione. Nel tempo si è dedicato a usura ed estorsione con minacce e intimidazioni, forte della sua appartenenza al clan malavitoso.

I beni confiscati saranno a disposizione dell'Agenzia Nazionale per L'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati. 

Così, grazie ai carabinieri, si è risolto un caso di mafia in Italia, ma per "ripulire" il paese da queste associazioni malavitose ci vorrà molto più di un blitz.