''E' la prima volta che in Italia un bene sequestrato viene lavorato dagli studenti''. E' quanto afferma il giudice Piero Grillo, presidente della sezione misure di sorveglianza del Tribunale di Trapani, che ha siglato un accordo con il dirigente dell'Istituto Agrario di Marsala, Domenico Pocorobba, in base al quale, nei giorni scorsi, un gruppo di studenti della storica scuola marsalese (una delle 11 scuole enologiche d'Italia) ha avuto un'importante occasione di studio-lavoro su un terreno confiscato alla mafia in territorio di Castelvetrano.
Gli studenti impegnati sono stati quelli della classe 5 sezione enologia e viticoltura. A guidare gli alunni sono stati i docenti Salvatore Anastasi, Bartolo Tumbarello e Gaspare Baiata. ''Nonostante i piccoli segnali di ripresa - dice il presidente Pocorobba - la disoccupazione giovanile in Sicilia sfiora vette altissime, quasi il 56% dei giovani tra i 15 e i 24 anni. La spinta più forte per inserire con più facilità i ragazzi nel mondo del lavoro deve provenire necessariamente dalla scuola, formandoli e allineandoli alle esigenze del mercato. L'Istituto Tecnico Agrario "Abele Damiani" di Marsala in questi anni si è distinto nella realizzazione di numerosi progetti di alternanza scuola-lavoro, stipulando convenzioni con le imprese della provincia di Trapani affinché i giovani studenti potessero misurarsi con la quotidianità lavorativa''.
L'appezzamento di terra che ha visto impegnati, nella potatura, gli studenti è un vastissimo vigneto (circa 15 ettari) in contrada Seggio-Marzucchi immerso tra gli uliveti della Valle del Belice. Il terreno è stato confiscato dallo Stato ad un mafioso di Alcamo. ''Stiamo cercando di rinnovare la convenzione con altre scuole - dichiara il giudice Grillo - Abbiamo spiegato ai ragazzi la difficoltà di amministrare un bene sequestrato e la necessità di tenerlo correttamente in esercizio durante tutta la fase del suo procedimento.
Tutte le occasioni di questo tipo sono ben accolte e stiamo valutando la possibilità di sperimentare l'alternanza scuola-lavoro non soltanto nelle aziende agricole ma anche negli alberghi sotto sequestro''.
Per il preside Pocorobba ''è l'inizio di una collaborazione con il Tribunale di Trapani che ha visto impegnati gli alunni sul fronte del lavoro in alternanza alle normali attività didattiche, che certamente produrrà effetti sia sul piano tecnico che su quello della legalità''.
Il primo effetto, intanto, è stato sicuramente estetico. Adesso, infatti, il vasto vigneto, coltivato all'insegna del biologico, grazie al lavoro degli studenti dell'Istituto Agrario di Marsala, ''ha ritrovato una nuova bellezza da diffondere in tutto il territorio''.