Se facciamo un piccolo riepilogo vediamo che l'escalation della situazione ucraina sembra rituale ed analoga a molte altre tensioni, che sono poi sfociate in una guerra, gli ingredienti ci sono tutti, alta tensione tra le parti, fuga dei russi dal territorio ucraino, dispiegamento di forze sia da parte del governo di occupazione ucraino, che da parte della Russia, che come sappiamo Putin ha il totale controllo delle forze armate russe, dopo che il parlamento gli accordato la totale autonomia di azione.

Al momento migliaia di soldati russi sono stati dispiegati in Crimea, uomini e mezzi che vigileranno a garanzia della protezione dell'area, il capo della marina militare ucraina ha disertato disobbedendo ad ordini impartiti da Kiev per affiancarsi alla Russia, alcuni voci parlano di altre defezioni della marina militare dell'Ucraina, la Russia ha alzato il livello di sicurezza ai confini con l'Ucraina e sta dando rifugio a tutti gli ucraini di etnia russa che decidono di lasciare il paese, nel frattempo l'Ucraina richiama i suoi riservisti, altro segnale non rassicurante.

Manifestazioni a sostegno della Russia si svolgono nelle principali città del sud dell'Ucraina, il paese è spaccato in due e per le fazioni estremiste interne questa condizione può portare a scontri armati, con questi che rischiano di finire poi nel coinvolgere anche le forze militari, ed a quel punto potrebbe succedere di tutto. Putin non ha intenzione di retrocedere, farlo ora sarebbe peggio che aver perso una vera e propria guerra, molti analisti sostengono che la guerra vera non ci sarà, che oggi le guerre si fanno con i capitali, con i soldi dunque, ma qui stiamo parlando della Russia, un popolo fiero che non si fa intimidire, sarà dura pensare di fare una guerra alla Russia e vincerla solo con i soldi.

Sul fronte opposto molte parole di indignazione, anche lo stesso Renzi si mostrato indignato, del resto è la presa di posizione più facile da mostrare ed anche obbligata per i politici europei, il Presidente Obama con le sue dichiarazioni alquanto fuori luogo ha fatto solo una magra figura, molto probabilmente lo metteranno in riga i suoi capi di Stato Maggiore, ricordandogli che la Russia non è la Libia.

Inoltre il segretario di Stato Usa John Kerry ha minacciato la fuoriuscita della Russia dal G8, eventualità che Putin sicuramente ha valutato e che questa penalizzazione non vale quanto perdere un pezzo importante dell'area di influenza per la Russia.