Ieri, 18 maggio, Venerdì Santo, si è tenuta la Via Crucis tra le strade di Roma. A presiederla è stata Papa Francesco, che per la seconda volta nel suo pontificato ha deciso di tenerla nelle strade di Roma.

La processione è partita alle 21 e 10 circa ed è terminata alle 22 e 40. È stata trasmessa in diretta Tv in mondovisione in 60 paesi circa ed è stata tradotta in 7 lingue. Quarantamila i fedeli, tra loro vi erano molti bambini e malati, i quali hanno potuto assistere solo all'esterno del Colosseo.

Nella capitale sono state tenute chiuse la metro B e la via dei Fori Imperiali, molte sono state le deviazioni dei pullman con conseguenti rallentamenti; sono stati allestiti maxi schermi per la folla di fedeli accorsa nella capitale.

Papa Francesco ha dedicato la Via Crucis a tutte le crisi, in particolare a quella economica con le sue gravi conseguenze sociali: precarietà, disoccupazione, licenziamenti. Un denaro che governa invece di servire». Ha dedicato anche messaggi ai volontari, agli immigrati, ai carcerati e alle donne vittime di violenze.

Quattordici stazioni in cui la croce veniva passata di mano in mano agli operai, detenuti, immigrati, imprenditori, bambini, malati.

L'attrice Virna Lisi e lo speaker Orazio Coclite sono intervenuti leggendo le meditazioni di Bregantini che hanno ripercorso le sofferenze di Gesù rivedendole nei malati, nei disoccupati, nelle tragedie degli immigrati e dei morti a causa delle esalazioni tossiche; in tutti coloro che oggi soffrono e che stanno attraversando momenti di crisi.

Numerosi i messaggi del Papa, il quale ha spiegato che vediamo nella croce «la mostruosità dell'uomo quando si lascia guidare dal male. Ma vediamo anche l'immensità dell'amore di Dio che non ci tratta secondo i nostri peccati ma secondo la sua misericordia».