Leauto blu dell'ex ministro La Russa non le vuole proprionessuno. E qui si potrebbe già fare dell'ironia all'infinito.Scherzava il neo premier Renzi alla presentazione dell'asta online delle auto blu, il 12 marzo, che avrebbe dovutorappresentare il piano di dismissione del parco auto adisposizione del governo. Un'operazione di facciata, secondo molti.Un bel segnale, secondo il governo.

La notizia che l'asta per le auto blu blindate, nove Maserati,volute dall'allora ministro della difesa, Ignazio La Russa, nel 2011, sarebbe andata,ad oggi, deserta.

Nessuna offerta, per nessuna delle noveprestigiose Maserati.

Ciò che forse potrebbe avere scoraggiato ipossibili acquirenti dal fare un'offerta potrebbe essere stata labase d'asta ritenuta troppo alta e la cui media siaggira sui 60mila euro. Non proprio un costo alla portata di tutti. Lavettura più economica, l'unica del parco non blindata parteda una base d'asta di 23mila euro, ed è una Maserati del 2005con poco più di 70mila km.

Le auto di cui Palazzo Chigi haannunciato la vendita on line sono 151 nel corso dell'anno. Unbel guadagno, insomma, se si riuscissero a vendere tutte le vetture.L'unico inconveniente a questo piano brillante è che però, comesottolinea il deputato del M5S, Luigi Di Maio, si è da pocochiusa l'ultima gara per l'acquisto di 210 vetture blindateper un valore di 25 milioni di euro.

Un comportamento che si potrebbedefinire più o meno contraddittorio. Inoltre questa spesa, continuaDi Maio: "avvienein deroga alle disposizioni introdottedal governo Monti sulla razionalizzazionedella spesa della pubblica amministrazioneche indicano esplicitamente come fino al 31 dicembre 2015 non sipossono acquistare autovetture".