Il gruppo di 100 clandestini affidati dalla prefettura di Milano alla Caritas ambrosiana è arrivato sabato scorso, in sordina, a Magenta, una cittadina di circa 35mila abitanti in provincia di Milano, non lontanissima dal confine della Lombardia con il Piemonte.

Come tutte le piccole cittadine di provincia, Magenta ha un substrato borghese e buonista, dedito alla caritativa come fatto sociale, ma questa volta qualcosa non ha funzionato: i giornali e gli ecclesiastici hanno parlato di profughi dalle guerre subsahariane, ma la gente di Magenta non si è lasciata incantare e non ci ha creduto.

Sono clandestini, han denunciato sulle loro bacheche Facebook.

Frasi dai toni indignati e furiosi, che commentavano l'arrivo dei clandestini, sono apparse persino sulle bacheche delle persone vicine alla Chiesa.

Alcuni commenti erano contro i clandestini , ma tantissimi erano contro la Curia che li ha sistemati nell'edificio in cui fino a un paio di anni fa risiedeva il Pensionato dei Poveri delle Dame di San Vincenzo.

Il pensionato Vincenziano, che accoglieva i poveri ed i senza tetto di Magenta e dei Comuni limitrofi, fu chiuso perché la Curia insisteva sul fatto che la struttura non dava reddito ed era troppo costosa da mantenere, nonostante gli ospiti pagassero una retta per restare a pensione e fosse molto utile alla città per dare una soluzione temporanea a tanti casi sociali.

La zona dell'altomilanese, di cui Magenta è uno dei centri abitati più grandi, è da tempo colpita da una fortissima crisi economica e lavorativa. Nel giro di qualche anno Magenta e i comuni limitrofi sono stati messi in ginocchio e sono cresciuti sfratti, fallimenti, disoccupazione e gravi problemi sociali.

La riapertura, da parte della Curia ambrosiana, del pensionato Vincenziano, a solo uso e consumo dei clandestini inviati dalla prefettura di Milano, ha profondamente irritato gli abitanti di Magenta e provocato diverse reazioni politiche.

Il coordinatore del movimento Giovani Padani dell'est Ticino, Riccardo Grittini ha inviato un comunicato stampa in cui specifica la posizione dei giovani della Lega Nord: ''Bene l'accoglienza per chi fugge dalla guerra, ma per quanto riguarda invece chi scappa dalla fame è bene che si guardi prima ai poveri di casa nostra.

La Curia aveva chiuso la Vincenziana quando accoglieva i nostri poveri, che pagavano una retta se pur calmierata, perché la struttura non era remunerativa. Non esiste che oggi quella stessa struttura venga aperta per accogliere i poveri dall'altra parte del mondo! Bene la riapertura, ma che sia previsto l'accesso alla struttura anche ai poveri di casa nostra''.

Forza Nuova ha invece esposto uno striscione che è subito stato rimosso e ha fatto nascere molte polemiche per i contenuti.

Da lunedì 14 luglio sarà presente un presidio di protesta organizzato dalla Lega Nord, ma aperto a tutti, dopo una manifestazione che partirà alle ore 21 da piazza Kennedy, a Magenta, attraverserà via Roma e arriverà in piazza Liberazione dove sarà allestito un presidio ad oltranza.