Impossibile stabilire con precisione quando, ma è certo che nei prossimi anni la Terra sarà investita da una tempesta solare di proporzioni tali da provocare danni economici paragonabili a 20 volte quali causati dall'uragano Katrina. Ad affermarlo la scienziata inglese Ashley Dale, esperta di meteorologia solare dell'Università di Bristol e membro di Solar Max, un gruppo internazionale di ricercatori impegnati nello studio dei rischi che le tempeste solari possono causare e delle misure preventive per la riduzione dei danni.

Cosa sono le tempeste solari

Le tempeste solari, oggetto delle ricerche del Solar Max, sono causate da violente eruzioni che si scatenano sulla superficie del Sole, proiettando per migliaia di chilometri nello spazio bolle di plasma.

Nel caso di tempeste particolarmente intense, queste possono provocare alterazioni nel campo magnetico terrestre, fino ad annullarlo, sia pure temporaneamente. Questo azzeramento del campo magnetico provocherebbe picchi di corrente elettrica mettendo fuori uso le centrali elettriche e con effetti a catena su sistemi di comunicazione, trasporti, sanità e tutto quanto ha bisogno di energia elettrica per funzionare. Un black out della durata indefinita che ci riporterebbe indietro di centocinquant'anni.

La prossima eruzione solare è imminente

Gi studi del Solar Max si basano su un modello elaborato dalla NASA per il quale tempeste di portata eccezionale si registrano sulla superficie solare in media ogni 150 anni.

L'ultimo di questi eventi registrato è quello avvenuto nel 1859 conosciuto come "evento Carrington", dal nome dell'astronomo inglese che lo osservò e che sprigionò un'energia pari a quella di un miliardo di bombe atomiche come quella di Hiroshima. All'epoca non si ebbero apprezzabili conseguenze sulla vita quotidiana essendo solo le linee telegrafiche legate all'uso della corrente elettrica, ma eventi avvenuti recentemente, come la "tempesta di Halloween" del 2003, hanno causato notevoli problemi ai sistemi di telecomunicazioni pur essendo d'intensità notevolmente inferiore a quello osservato da Carrington.

I calcoli degli studiosi, stimano che le possibilità che una tempesta solare paragonabile a quella del 1859 si verifichi nei prossimi 10 anni sono pari al 12 per cento. Un'eventualità quindi tutt'altro che remota, sufficiente a spingere i ricercatori dell'Università di Bristol a lanciare un appello ai governi affinché si coordinino al più presto per mettere a punto sistemi in grado di preservare le infrastrutture alla base del funzionamento della civiltà moderna. D'ora in poi, sarà il caso di scrutare il cielo non solo cercare di interpretare i capricci dell'estate.