I giudici indiani hanno dato il loro benestare per il rientro del marò Massimiliano La Torre in Italia per motivi di salute; il militare italiano era stato recentemente ricoverato in ospedale e poi dimesso a causa di un'ischemia. Naturalmente il tribunale indiano ha preteso una garanzia scritta per il suo rientro che il Governo italiano ha concesso per il tramite dell'Ambasciatore in India Daniele Mancini, i legali hanno dichiarato che forse partirà per l'Italia già domani 13 settembre 2014.

Sarà solo un rientro cosiddetto 'terapeutico', utile al Sottufficiale della Marina Italiana per completare le cure contro un attacco di ischemia, che lo aveva colpito il 31 agosto scorso.

Il Ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj aveva già in precedenza espresso un suo parere favorevole all'accoglimento dell'istanza presentata dai legali della difesa per non ostacolare la decisione della Corte su base umanitaria. L'autorizzazione era stata ostacolata da un avvocato indiano che assiste il proprietario del peschereccio in questione, Freddy Jhon Bosco che aveva chiesto al tribunale indiano di controllare le reali condizioni di salute del militare, prima di autorizzare il suo momentaneo rientro in patria.

La reazione del premier Matteo Renzi è sta praticamente immediata infatti, con un twitter ha trasmesso un messaggio di stima e ringraziamento al Governo indiano per la decisione adottata dalla Corte Suprema.

Questo il testo del twitter: 'Collaborazione con la Giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo Governo. Lavoreremo insieme su tanti fronti. Matteo Renzi (@matteorenzi) 12 Settembre 2014'.

Positivo anche il commento del presidente della Commissione Difesa a Palazzo Madama Nicola Latorre del Partito Democratico, accogliendo con gioia la notizia del rientro in Italia del Sottufficiale e sottolineando che avrà modo di curarsi meglio vicino alla propria famiglia. Si tratta sicuramente di una notizia positiva, ma che non risolve il problema diplomatico fra i due paesi, che va avanti ormai da più di due anni.