Come non bastasse l'incubo scatenato dal Virus Ebola, che sta destando preoccupazioni in tutto il Mondo, tra cui il nostro Paese (che sembra non essere molto preparato, come abbiamo detto qui), in Italia arriva un'altra paura contagio. E' quella per la Legionella, virus che alle porte di Milano ha già infettato sei persone, di cui una è morta. Per la precisione, si è verificato a Bresso, paese ai confini con la città meneghina di 26mila abitanti. Il tutto nel giro di pochi giorni e gli infettati sono tutti over 70 anni.

La scorsa settimana i sei anziani sono arrivati a poco a poco nei Pronto soccorso locali con sintomi simili alla polmonite.

Dalle analisi si è poi capito che era Legionella. Ora si stanno prendendo tutte le preoccupazioni, cercando di individuare le fonti del batterio-killer, al fine di isolarlo ed evitare la sua estensione a macchia d'olio. Ma come si trasmette? Assimilando gocce d'acqua infetta, le quali possono derivare da un condizionatore, dagli arnesi utilizzati negli studi dentistici, dalle fontane pubbliche o private. La temperatura deve essere calda affinché il batterio si trasmetta, ovvero tra i venticinque e i cinquantacinque gradi. Non è trasmissibile da persona a persona. Ora a Bresso si cerca di capire come gli anziani si siano infettati. Tra le ipotesi quelle proprio di un condizionatore o si teme che sia stata proprio l'acqua di casa.

Del resto i sei non vivono nella stessa struttura né pare si conoscano.

In Italia sono 1300 i casi di Legionella ogni anno e i soggetti più a rischio sono gli anziani e quanti affetti da malattie croniche. Dunque quanti sono già cagionevoli di Salute. Storicamente, questa malattia fa la sua prima nel 1976, quando contagiò duecentoventuno veterani riunitisi a Filadelfia, uccidendone trentaquattro.

Il batterio era nuovo e si era diffuso proprio grazie all'impianto di condizionamento dell'Hotel dove essi alloggiavano. Per fortuna da allora si è sempre trattato di casi isolati e questa malattia non è mai esplosa in una pandemia. E speriamo che sia così anche in quel di Milano. Del resto la Lombardia fa già i conti con una rilevante diffusione di Tubercolosi e Psoriasi, con il 30% dei casi nazionali della prima concentrati in questa regione e il 16% per la seconda.