Si torna a parlare di Fortuna Loffredo, soprannominata Chicca, la bambina di 6 anni trovata morta il 24 Giugno scorso dopo la presunta caduta da un balcone del suo palazzo. La tragedia si è consumata nel napoletano, nel quartiere popolare di Caivano, precisamente a Parco Verde. Non quadravano alcune dinamiche e presto gli inquirenti hanno abbandonato la pista della caduta accidentale per imboccare quella dell'omicidio volontario. L'autopsia ha rivelato che la bambina subiva da anni, quasi da sempre, violenza sessuale, dai 18 mesi di vita fino a 15 massimo 30 giorni prima della sua orribile morte.

Sembrano non esserci testimoni e questo risulta essere molto strano. Chicca è morta verso mezzogiorno e a quell'ora c'è sempre un grande via vai all'interno del palazzo e nel cortile: possibile che nessuno l'abbia vista precipitare? Non c'è sangue vicino ed intorno al corpo. Una cosa è dunque certa: Fortuna non è stata spinta di sotto ma è stata messa lì dopo essere stata uccisa. Inoltre, a sostegno di questa ipotesi, si aggiunge il fatto che la bimba soffriva di vertigini e mai si sarebbe avvicinata o sporta da una finestra.

Gli inquirenti hanno collegato questa tragedia a quella che, l'anno scorso, ha visto come protagonista un altro bimbo, il piccolo Antonio, di appena 4 anni. Anche lui abitava in quella zona.

Anche lui sembra essere morto a seguito di una caduta dal balcone. Anche per lui segni di abusi. Quando sono stati ritrovati i corpi ad entrambi mancava una scarpetta. Un macabro trofeo per il pedofilo? Un' ultima strana coincidenza è la più importante: la bambina, lo stesso giorno in cui è stata uccisa, era andata a giocare a casa della sorellina di Antonio.

I due omicidi sono dunque collegati e l'ipotesi più probabile è quella che ci sia nella zona un orco che sevizia bambini e poi li uccide.

La mamma di Fortuna, la 27enne Mimma Guardato: "Voglio giustizia". La trasmissione Chi l'ha visto, nella puntata del 15 Ottobre scorso, ha invitato, chiunque sia a conoscenza dei fatti, di riferirli, anche mantenendo l'anonimato.