La settimana che volge alla fine è stata caratterizzata da un evento probabilmente non molto seguito: aerei russi 'ospiti' dei cieli europei. E' ovvio che il momento storico legato alla crisi economica mondiale metta in secondo piano temi del genere, tuttavia erano anni che l'Europa non vedeva un movimento aereo di quella portata. Pare che il sorvolo fosse del tutto privo di autorizzazione, diversamente l'evento non avrebbe avuto alcuna eco. E' una sorta di ritorno alla guerra fredda? L'Occidente e la Russia tornano al braccio di ferro sfoggiando caccia e affini?

C'è da augurarsi di no, ma allora cosa ha portato gli oltre 26 aerei russi a 'saggiare' il cielo europeo? La Nato ha dichiarato che questi aerei, nei giorni scorsi, hanno sorvolato il Mar Baltico, il Mar Nero, il Mare del Nord e l'Oceano Atlantico, senza trasponder. Secondo la Nato, non potendo controllare il traffico aereo, l'aviazione civile ha rischiato.

La tipologia degli aerei che hanno fatto incursione nello spazio aereo europeo è varia; un primo gruppo, intercettato sul Mar Nero, era composto da due bombardieri e due caccia; un altro gruppo, verosimilmente caccia anch'essi, era costituito da sette velivoli che sorvolavano il Mar Baltico; ancora, l'aviazione norvegese dotata di F-16 ha scorto otto caccia in formazione sul Mare del Nord/Oceano Atlantico, anche questi ultimi sono stati identificati come appartenenti all'aviazione russa (più precisamente erano quattro 'Tu-95 Bear H', bombardieri strategici, e quattro 'Il-78', aerei cisterna).

I velivoli irregolari hanno comunque ricevuto segnali chiari da parte dell'aviazione dei vari Stati 'visitati': infatti, nel pattugliamento del Baltico, F-16 portoghesi, sono stati urgentemente fatti decollare per indicare agli aerei russi lo sconfinamento. Nel Golfo di Finlandia, altri aerei sono stati individuati dai Typhoon tedeschi.

C'è stato bisogno della collaborazione dei caccia danesi, finlandesi e svedesi per segnalare loro che l'escursione doveva risolversi immediatamente. Infatti, non potendo fare altrimenti, gli aerei russi si sono diretti a Kaliningrad. Per quanto riguarda il territorio e il cielo italiano, l'Enav ha precisato che le manovre aeree russe non hanno interessato, per l'appunto, lo spazio aereo tricolore.

Quali le ragioni effettive di questi movimenti aerei, non è chiaro. Alcuni ipotizzano che sia stata la stessa Nato, coi suoi programmi, a mettere in allerta i russi. Comunque, visto che lo Stato russo non ha fatto dichiarazioni ufficiali, il fenomeno si potrebbe associare, forse, al tema dell'aumento delle tensioni in Ucraina, le quali, dall'inizio del 2014, si sono intensificate. Inoltre, la Nato segnala che, in confronto al 2013, in Europa c'è stato un vero e proprio incremento delle intercettazioni di velivoli appartenenti all'aviazione russa: ben oltre cento velivoli russi sono stati captati dall'inizio del 2014 nei cieli europei, ovvero il triplo del 2013.