Emergono tante novità sul caso di Elena Ceste, la donna trovata morta lo scorso 24 ottobre nei pressi di un canale di scolo vicino alla sua abitazione. Prima di tutto, è stata per prima Barbara D'Urso, nel corso di "Pomeriggio 5", ad affermare che dopo gli esami tossicologici sul cadavere della donna, è emerso che la vittima non abbia ingerito droghe o psicofarmaci. Inoltre, si fa sempre più probabile l'ipotesi che la donna sia stata uccisa in casa, ipotesi che ha lanciato proprio Barbara D'Urso. Ma ora è proprio la giornalista napoletana al centro del mirino.

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Valanghe di critiche sono piombato addosso a Barbara D'Urso: al pubblico non va giù il trattamento dedicato dalla giornalista al caso di Elena Ceste. Molti utenti non hanno gradito la scelta di Barbara di intervistare l'ex fidanzato della donna e non ritengono giusto che sia dato così ampio spazio alla vita privata di Elena Ceste. Barbara D'Urso è stata criticata anche per avere intervistato l'uomo con il quale la donna avrebbe avuto una sorta di amicizia platonica nell'ultimo periodo della sua vita. "Barbara D'Urso sta infangando Elena Ceste", è questa l'accusa rivolta alla giornalista napoletana. Molti si augurano che la famiglia della vittima intervenga per vie legali al fine di tutelare la reputazione della vittima.

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Ma la notizia di oggi riguarda un uomo di trentotto anni, residente a Savona, che ha dichiarato di avere avuto contatti con la donna. L'uomo, si è presentato lo scorso 9 novembre presso la sede dei carabinieri di Savona, dicendo di avere delle notizie inaudite sul conto di Elena Ceste, informazioni che avrebbero potuto dare una svolta alle indagini.

L'uomo ha affermato di avere avuto con la donna delle conversazioni in chat e ha presentato ai carabinieri una documentazione informatica. I carabinieri l'hanno esaminata e sono arrivati alla conclusione che essa è artefatta. L'uomo è stato così interrogato per tre ore e ha confessato di essersi inventato tutto solo per raggiungere la popolarità