Il caso della morte di Elena Ceste si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. L'ipotesi del suicidio è quanto mai inverosimile: su questo gli investigatori hanno pochi dubbi, la posizione in cui è stato ritrovato il cadavere di Elena Ceste ed alcune fratture ossee indicano un omicidio. Ma chi ha ucciso Elena Ceste? Quando, come e perché è stata assassinata? C'è un solo indagato, il marito della donna, Michele Buoninconti. Le piste alternative seguite dagli inquirenti, per non lasciare nulla di intentato, hanno coinvolto altri sei uomini che, in qualche modo, sono entrati in contatto con Elena Ceste negli ultimi due anni.

E poi iniziano ad essere rivelati i contenuti dei famosi messaggi ricevuti da Elena Ceste sul suo cellulare e, presumibilmente, letti dal marito Michele. Vediamo insieme come si stanno evolvendo le indagini e il contenuto di quegli Sms.

Caso Elena Ceste, omicidio o suicidio? Perché Michele potrebbe essere il colpevole

Detto che arrivare ad accusare Michele Buoninconti dell'omicidio della moglie Elena Ceste è una pista troppo scontata e che non va presa in maniera così semplicistica come le sensazioni potrebbero far pensare, su Michele si sta delineando il movente della gelosia. Le indagini, finora, hanno decretato che Elena Ceste aveva incontrato almeno due uomini, presunti spasimanti. Uno nel parcheggio del vicino supermercato e l'altro nello spiazzo di una cava.

Uno dei due, 42 anni, non sposato e padre di due figli, è andato a trovarla anche a casa durante l'estate del 2013, quando Elena era rimasta a Costigliole, mentre il marito Michele e i 4 figli erano partiti per le vacanza in Campania. Secondo gli inquirenti la notte prima della scomparsa, marito e moglie avrebbero avuto un duro confronto.

Michela sapeva: cosa c'è scritto nei sms scoperti sul cellulare di Elena Ceste?

Degli incontri della moglie Elena Ceste, Michele ne era a conoscenza: non dal 23 gennaio, ultima sera passata a casa dalla donna, ma da almeno tre mesi, dall'ottobre 2013. Michele ringraziò don Michele Zappino per aver consigliato la moglie che era andata a confessarsi da lui.

Ma Michele è a conoscenza di presunti tradimenti anche perché aveva letto alcuni messaggi sul cellulare di Elena: durante una telefonata che lui stesso stava facendo con il cellulare della moglie ai parenti di Angri, sul dispositivo arrivarono alcuni sms. Questi quelli finora trapelati: "Ti voglio tanto, tanto, tanto bene"; "Perché non mi rispondi?"; "Vediamoci al solito posto";

"Se ti sei rivolta a me è perché ti senti sola". E poi ci sono le conversazioni Facebook sul profilo violato di Elena Ceste: gli investigatori non si sono ancora sbilanciati su chi sia entrato in possesso della password, oltre alla donna.

Le indagini, dunque, stanno riconsegnando il ritratto di Elena Ceste come una donna dalla doppia vita e ciò che è emerso non va letto, inequivocabilmente, in un'unica direzione: quei sms letti da Michele potrebbero costruire un movente, ma potrebbero anche allargare la platea dei possibili indiziati e aprire nuovi scenari.