Questo è uno dei casi di cronaca italiana più misteriosi e tristi dell'ultimo periodo: la notizia del ritrovamento, dei poveri resti, ormai in avanzato stato di putrefazione, di una 37enne, casalinga e madre di 4 bambini, una comune signora, una moglie e mamma, come si era descritta lei stessa sul suo profilo Facebook, una donna che all’apparenza viveva una vita "normale".
Davanti a quel corpo in pietose condizioni, ritrovato nel fango in un canale di scolo, probabilmente molti si saranno chiesti, gli inquirenti in special modo,cosa possa essere successo, come una donna comune possa essere stata ridotta così, per quale motivo, cosa nascondesse e chi fosse in realtà Elena Ceste. Era davvero così ordinaria e serena la sua vita se qualcuno ha scelto di porne fine in questo drammatico modo?
“Giallo”, il settimanale edito da Cairo Editore n°46 del 19 novembre in edicola questa settimana ha un’informazione inedita. In un articolo sul caso di Costigliole d’Asti, ha rivelato delle informazioni clamorose e mai divulgate prima dai quotidiani o dai notiziari : il medico di fiducia di Elena Ceste avrebbe visto la donna che si era recata da lui per una visita, 7 giorni prima che fosse stata denunciata dal marito la scomparsa.
Elena sarebbe andata dal medico per parlare di una cicatrice che le deturpava il viso a seguito di una ferita sul mento, ferita che non si sa come si sia procurata ma che era stata medicata con tre punti di sutura all'ospedale. La visita al medico curante, quindi, non c'entrava con problemi di depressione o stato d'animo della donna come si supponeva in un primo momento. Come si fosse fatta male Elena non è noto e questo si aggiunge ad altri misteri che girano intorno alla vita e soprattutto alla morte della donna.
Per il momento il solo sospettato dell'omicidio di Elena è Michele Buoninconti, il marito 44enne , il quale, da recenti indiscrezioni, sembra che nasconda qualcosa e che, il giorno della scomparsa della moglie, alcuni agenti impegnati nelle ricerche che stavano dirigendosi proprio verso il canale di scolo dove è stato rinvenuto il corpo, siano stati indirizzati da egli stesso verso un'altra zona.
La vita della coppia sembra non fosse del tutto felice, infatti Elena aveva una vita nei social network abbastanza attiva e nei suoi messaggi sulle chat sarebbero apparse alcune frasi ambigue: frasi in cui Elena chiede ad un suo ex fidanzato con il quale aveva dei contatti su facebook se si sentisse controllato, che lei stessa si sentiva controllata e per questo ogni tanto doveva interrompere improvvisamente la conversazione in chat e che il marito volesse "rottamarla" e che rompesse a causa della sua attività su Facebook.
In questi messaggi Elena confida la sua paura ad un uomo ed il sospetto che il marito potesse spiarla. L'amico con cui Elena si confidava ha messo a disposizione i messaggi scritti sulle loro chat agli investigatori per sostenere ed aiutare le indagini.
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