Nel drammatico scacchiere mediorientale il capitolo della lotta all'Isis è forse il più importante in questi giorni. "Non ci si lascia intimidire dai miliziani che hanno decapitato Peter Kassig": lo ha dichiarato il segretario americano John Kerry. Abbiamo visto tutti come sugli schermi compaiono una fila di miliziani che si esibisce per le telecamere, ognuno con un detenuto trattenuto come un cane, ed un coltello in mano. Sono quasi tutti stranieri come una buona parte dell'esercito jihadista. Tra loro ci sono almeno due francesi, di cui uno già identificato, Maxime Hauchard, un ragazzo poco più che ventenne della Normandia che si è convertito a 17 anni, ex cattolico, guardando dei video di propaganda su internet mosso da un odio antioccidentale ed antiamericano come molti altri, mentre i suoi coetanei guardavano tutt'altro, navigando in rete.

E probabilmente un ventenne gallese, Nasser Muthana ex studente di medicina, che all'inizio suo padre ha riconosciuto, ma poi ha negato di averlo fatto, forse per vergogna o per paura. Come naturalmente, europeo è il boia che ha ucciso Peter Kassig, con un accento inglese anche lui.

La famiglia Kassig piange il ragazzo che aveva voluto andare in Siria per aiutare chi soffre, ed è finito decapitato in mezzo a decine di soldati siriani in una oscena dimostrazione di violenza e brutalità offerta dall'Isis. Occidentali da una parte e dall'altra della barricata, in una contorta logica che forse fa perdere di vista le origini del conflitto nell'attribuire la volontà di lotta, come se non fosse un problema mediorientale.

Si è scoperto anche che un'altra giovane americana, che lavorava come cooperante, è stata presa in ostaggio. Kerry afferma inoltre: "Abbiamo il cuore spezzato, ma non dobbiamo cedere ai ricatti dei terroristi. Non dobbiamo pagare alcun riscatto a chi è il male assoluto: li sconfiggeremo e non ci vorranno anni ma mesi".

Il fenomeno dei "foreign fighters", gli occidentali che si uniscono agli islamici preoccupa l'Europa.

L'allarme è cresciuto dopo il video: il giovane inglese killer di cinque ostaggi occidentali è già identificato come Abdel Bary ex rapper di londra, immigrato di seconda generazione. È uno dei quindicimila combattenti stranieri che ha lasciato il proprio Paese per andare a combattere la jihad, e sembrano essere i più spietati.

In un video postato dagli jihadisti c'è un intero plotone di esecuzione con giovani a volto scoperto che tiene al guinzaglio i prigionieri, soldati siriani. Tra i boia sono riconoscibili almeno due francesi, forse c'è anche un tedesco oltre all'inglese. Ma ora le facce allo scoperto aiuteranno l'intelligence occidentale a tenere sotto controllo il fenomeno?