Una lite tra vicini di casa per banali motivi è sfociata tragicamente in omicidio e Luciano Pascale, 41 anni, è rimasto ucciso da un colpo di arma da fuoco. Ad impugnare una lupara e sparare è stato Graziano Girotto, 58 anni, che dopo aver ucciso il vicino è scappato, ma poco dopo è tornato sul luogo del delitto e si è consegnato alla polizia. Il fatto è avvenuto intorno alle ore 20, in uno stabile di via Barcleda, al numero 67/13, nella periferia della cittadina pavese. Secondo le prime indagini, Pascale e Girotto hanno entrambi precedenti penali e la lite pare sia sfociata per il mancato pagamento di una bolletta dell'acqua.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, i due condomini hanno un unico contatore dell'acqua e l'utenza di fornitura era intestata a Pascale che riceveva, di conseguenza, il pagamento della quota dovuta dal vicino Girotto. A quanto pare, quest'ultimo non pagava da tempo i suoi consumi e, per questo motivo, il debito ha causato una violenta lite che è poi degenerata in omicidio.
A seguito di una brutta discussione, Girotto si è allontanato momentaneamente per andare a prendere il suo fucile con cui poi ha ucciso il vicino a distanza ravvicinata, stroncandolo sul colpo. Girotto si è dato immediatamente alla fuga e all'arrivo dei carabinieri, del 118 e della polizia, lui non era presente sul posto.
Le autorità hanno invitato la sua compagna a chiamarlo per convincerlo a tornare indietro e a costituirsi. Di fatto poco dopo Graziano Girotto si è consegnato alla polizia che lo ha portato in commissariato per l'interrogatorio e lo ha posto in stato di fermo.
Entrambi erano noti alle autorità per i loro numerosi precedenti penali.
Graziano Girotto ha collezionato un gran numero di furti di auto, soprattutto Fiat, negli ultimi 25 anni. Per quanto riguarda Luciano Pascale, invece, i suoi precedenti penali erano dovuti a rapine: nel 2007 era stato arrestato per aver assaltato un supermercato discount minacciando i cassieri con una siringa, ricavando uno scarno bottino di poco più di 700 euro.