Sarà un'impresa stabilire come sia morta Elena Ceste. Ad affermarlo è stata Rita Celli, medico legale che si sta occupando del caso. La dottoressa spiega alcune cose interessanti che si basano esclusivamente sugli aspetti della medicina legale e non su elementi indiziari che potrebbero o non potrebbero mettere in discussione la posizione del marito, Michele Buoninconti"Il cadavere era a faccia in giù, immerso in un pantano fatto di acqua e fango - ha affermato Celli - Ciò che ha fatto rabbrividire i primi arrivati sul posto è stato il fatto che il cadavere fosse parzialmente scheletrizzato: in particolare la testa ed il dorso erano ridotti ad ossa, mancano le parti distali degli arti, ovvero le mani e i piedi.

Mancano, ancora, la tibia e l'ulna che saranno poi ritrovati nei giorni successivi". Il fatto che non tutte le ossa fossero attaccate al corpo è da attribuire alla circostanza che il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di ripulitura del canale di scolo. I pesanti mezzi utilizzati hanno tranciato alcune parti del corpo della Ceste.

La descrizione si fa più raccapricciante allorquando la dottoressa Rita Celli, nel descrivere come è stato ritrovato il cadavere di Elena Ceste, informa della totale mancanza di tutti gli organi toracici: "Non era più il cuore, mancavano i polmoni perché i topi hanno lavorato in maniera intensa nei nove mesi in cui il cadavere è stato lì". Il medico legale, tuttavia, non è in grado, allo stato attuale delle analisi, di poter affermare con certezza che il cadavere giace lì da nove mesi: ma dalla scientifica sono abbastanza certi che la morte risalirebbe all'effettiva data della scomparsa di Elena Ceste.

Elena Ceste: quando saranno pronti i risultati degli esami sul corpo?

Per quanto riguarda, invece, la data in cui si saranno completati gli esami sul corpo, Rita Celli è piuttosto pessimista e afferma: "Arrivare a capire di cosa sia morta Elena Ceste è veramente difficile proprio per le condizioni in cui si trova il cadavere in questo momento.

Sarà molto più probabile ottenere qualche risultato lavorando in senso inverso e cioè dire di che cosa non è morta, proseguendo per esclusione. Ma trovare la causa di morte specifica sarà veramente un'impresa".

"In questo momento - continua il medico legale - non abbiamo ancora un'idea di cosa sia accaduto ad Elena Ceste, è troppo presto perché gli esami non sono ancora completati, mancano ancora alcuni pezzi del cadavere, non sono stati ancora completati gli esami istologici.

Credo che tra una ventina di giorni, un mese al massimo, tutti gli elementi tecnici saranno a disposizione. Ma si lavorerà molto nel campo delle ipotesi: alcune potranno essere escluse in maniera netta, altre, invece, non potranno essere escluse del tutto". In merito alle ipotesi, sarà interessante sapere se Elena Ceste abbia assunto degli ansiolitici o altre sostanze che abbiano potuto deviarle la cognizione psicoattiva, dato che il cadavere è stato ritrovato nudo e una delle piste è quella che la donna abbia camminato fino al punto in cui è stata poi ritrovata. Ma questa potrebbe essere una delle pochissime giustificazioni per la fattispecie che gli indumenti sono stati ritrovati nel giardino di casa e lei, invece, nel canale.

La dottoressa Celli, comunque, a questa ipotesi non crede e segue più la pista dell'omicidio: ma è solo una sensazione perché per avere riscontri più certi occorrerà attendere l'esito di tutti gli esami.