E' stata una giornata molto importante quella di ieri, mercoledì 5 novembre, per le indagini riguardanti il caso della morte di Elena Ceste. Stando alle parole riportate nelle scorse ore dal direttore di "Oggi" Giangavino Sulas, il caso sarebbe infatti in via di risoluzione ed il nome del colpevole potrebbe essere scoperto a breve grazie ad un piccolo ma fondamentale particolare. Ad oggi, giovedì 6 novembre, non è ancora noto di cosa si tratti ma, viste le ultime notizie apparse nelle scorse giornate si possono effettuare alcune ipotesi: tra tutte la prova più rilevante potrebbe essere quella che uscirà dallo studio dei nastri delle telecamere poste nelle vicinanza della cabina telefonica di Corato dove il "rivelatore" ha spedito uno dei suoi SMS.

Giungendo all'identità di questa persona si aprirebbero infatti moltissimi nuovi collegamenti e le indagini entrerebbero in una fase decisiva. Una seconda ipotesi è quella del ritrovamento di qualche oggetto nelle vicinanze del corpo di Elena Ceste o dello stesso telo di plastica posto nelle zone limitrofe al canale di scolo. Viste le scarse notizie a riguardo non si escludono ulteriori possibilità anche se la risoluzione del mistero appare sempre più vicina.

Notizie Elena Ceste al 6/11: spunta l'ipotesi soffocamento: realtà o invenzione?

Durante la trasmissione pomeridiana di Barbara D'Urso si sono fatte molte ipotesi sull'omicidio di Elena Ceste ma tra queste sembra assumere sempre più importanza quella del soffocamento.

L'autopsia effettuata non ha rilevato alcuna ferita mortale e nessun segno di strangolamento (visibile per segni sul collo) ma, vista l'impossibilità attuale di analizzare i polmoni di Elena, il soffocamento resta una delle opzioni ancora non scartate. Nella stessa giornata sono inoltre arrivate le parole della perpetua della parrocchia di Costigliole d'Asti che liberano definitivamente Don Roberto da ogni accusa; il prete infatti la mattina del 24 gennaio 2014 si trovava in chiesa a celebrare una funzione.