Le registrazioni delle telecamere di sicurezza di Santa Croce Camerina, raccolte e analizzate per tre giorni dagli inquirenti, rivelano una grossa novità nelle indagini. La madre di Loris non avrebbe mai accompagnato il bambino a scuola, ma, secondo quando emerge dai video di un esercizio commerciale vicino l'abitazione, dopo una breve discussione con la madre, il piccolo Andrea Loris non sarebbe salito con lei in auto ma si sarebbe diretto verso casa.

Nel pomeriggio di mercoledì si è svolta una lunga perquisizione nell'abitazione della famiglia Stival e, in serata, il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, ha informato la stampa che c'è una persona indagata per i reati di sequestro di persona e omicidio, che va al di là del fascicolo a carico di ignoti che resta comunque aperto.

Petralia aggiunge che per il momento non è possibile rivelare di chi si tratta. La perquisizione nell'abitazione degli Stival da parte degli operatori della scientifica è durata circa due ore e mezzo ed è stata necessaria ad fine di acquisire elementi utili alle indagini, secondo quanto confermato da fonti investigative.

Ad indagare assiduamente, giorno e notte, sul caso che ha sconvolto l'opinione pubblica italiana, ci sono i migliori esperti nell'investigazione e nel crimine e, secondo la Procura, non saranno necessari tempi lunghi per arrivare al nome del colpevole. Intanto l'avvocato Francesco Villardita, il legale di Veronica Panarello, la madre di Loris, non tarda a far sapere che la donna non è indagata per nessun reato, ma è persona offesa per il reato di omicidio volontario.

Sottolinea, inoltre, che non si sarebbe trattato di una perquisizione ai danni della donna, bensì di una procedura di acquisizione di oggetti ed elementi utili per risolvere il caso.

Sono state prelevate alcune cose dalla casa, come diari e quaderni del piccolo Andrea Loris, al fine di determinare un corretto profilo psicologico del bambino.

Nessuna traccia dello zainetto del bimbo, che non era presente sul luogo di ritrovamento del cadavere. L'unico indagato, ma solo per atto dovuto, resta ancora il cacciatore Orazio Fidone, l'uomo che ha trovato il corpicino di Andrea nel canalone nei pressi del Mulino Vecchio. Avrebbe un alibi che lo vuole al mercato in mattinata tra le 10:30 e le 11, confermato da un testimone che dice di averlo incontrato in quella circostanza.