La Norman Atlantic è oramai un vascello fantasma, al suo interno rischia di nascondere terribili verità. Naviga inclinata, da essa esce ancora del fumo, e la parte più macabra di tutto ciò è che nella stiva potrebbero trovarsi altri cadaveri. Impossibile affermare con certezza quanti viaggiassero clandestinamente sul traghetto, il cui naufragio col passare delle ore, sembra sempre più tingersi di giallo. I conti non tornano, mentre il bilancio delle vittime è destinato a salire, undici le accertate, forse dodici, ma secondo altre stime addirittura tredici, se non di più.
"Abbiamo e stiamo lavorando su nuove salme e stiamo rispettando tutte le procedure, riconoscimento da parte dei parenti compreso" dichiara il professor Alessandro Dell'Erba dell'Istituto Medicina Legale di Bari.
Perfino il numero di passeggeri a bordo del traghetto per ora è un mistero: ve ne erano 478 sulla lista greca, mentre per quella italiana 458, per la procura di Bari sono 499, incluse diciotto persone salite in overbooking. Quindi secondo gli inquirenti ne mancherebbero almeno 179 all'appello. L'unica speranza è che la maggior parte di loro sia stata salvata dai mercantili partiti al salvataggio quando è scattato il may-day: tuttavia i clandestini sono invisibili durante il tragitto e l'arrivo a destinazione, ergo il loro numero è incalcolabile purtroppo.
Tre emigranti sono arrivati sani e salvi in Italia, in quanto viaggiavano sotto i camion, sono scappati subito dopo le prime scintille.
Hanno raccontato di aver visto almeno un'altra decina di persone sbucare al di sotto dei TIR, imbarcate prima e grazie forse alla complicità di qualche camionista, traditi poi dal carico d'olio di quegli stessi veicoli che dovevano fungere loro da nascondiglio. Tecnica già diffusa e comprovata quella di alcuni autotrasportatori che lasciano salire a bordo di traghetti o navi clandestini in cambio di denaro.
Ci sarebbe un altro stratagemma da parte dei camionisti per arrotondare: la cessione a pagamento del posto sul ponte, mentre loro dormono della cabina dei furgoni. Se così fosse, potrebbe moltiplicarsi il numero dei clandestini a bordo della Norman, inclusi il numero dei dispersi non ancora conteggiati, i cui cadaveri potrebbero oramai trovarsi sul fondo del mare od ancora nella stiva del relitto.