A seguito di una maxi operazione denominata "Aemilia", nelle prime ore di questa mattina i carabinieri hanno eseguito 160 arresti, per la maggior parte in Emilia Romagna. Di fatto, sono stati disposti 117 arresti nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di numerosi reati tra cui associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione ed usura, riciclaggio di capitali di illecita provenienza, porto d'armi illegale e detenzione abusiva di armi da fuoco, falsa intestazione di beni e falsa fatturazione. Altri 46 arresti sono stati disposti dalle direzioni distrettuali antimafia di Catanzaro e Brescia per gli stessi reati.

Da tempo era nota l'infiltrazione mafiosa nel territorio emiliano del clan dei Grande Aracri di Cutro, nel crotonese, che sono radicati non solo sul territorio italiano ma anche a San Marino, in Austria ed in Germania. Secondo quanto emerge dalle prime informazioni, tra gli arresti vi sono numerosi imprenditori titolari di imprese nel settore dell'edilizia e del movimento terra, tra cui spiccano imprese che hanno vinto gare di appalto sui lavori per la ricostruzione a seguito del terremoto del 2012.

Questa mattina, è stato arrestato anche l'avvocato Giuseppe Pagliani, consigliere comunale di Forza Italia di Reggio Emilia, che avrebbe sostenuto candidati imposti dai Grande Arcari durante le elezioni amministrative.

Pagliani, molto attivo nella politica locale e fino ad oggi incensurato, dovrà rispondere dell'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I carabinieri lo hanno raggiunto nella sua abitazione ad Arceto di Scandiano e portato in Procura.

Dall'indagine, condotta dalla procura distrettuale di Bologna, sono emerse anche le numerose minacce che il clan crotonese avrebbe messo in atto non solo a molti imprenditori, ma anche a giornalisti.

In manette sono finiti anche sei informatori, talpe infiltrate nella polizia ed ex carabinieri, nonchè un giornalista di un quotidiano. La maxi operazione ha richiesto un imponente numero di carabinieri, circa un migliaio, per effettuare gli arresti e le perquisizioni e l'utilizzo di elicotteri per scandagliare il territorio.