Perché ancora oggi è importante ricordare? Ognuno può formulare la sua risposta, si può dire che tra i 6 milioni di ebrei uccisi dai nazisti nei campi di concentramento c'erano numerosi bambini. I bambini da sempre rappresentano il futuro del mondo, senza di loro non ci sarebbe continuità di vita. Molti, per un'assurda pazzia collettiva, non hanno vissuto i propri anni.
La Shoah e il Giorno della Memoria
In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, il Parlamento italiano ha istituito il Giorno della Memoria, riconoscendo il 27 gennaio giorno da dedicare alle celebrazioni, poiché in quel giorno, precisamente il 27 gennaio 1945, ci fu l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale vivevano in Europa 9 milioni di ebrei. Più di 5 milioni venivano eliminati in nome dell'ideologia hitleriana. Con interi convogli, uomini, donne e bambini venivano deportati nei campi di concentramento, sterminati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori.
La mania di onnipotenza di un uomo chiamato Adolf Hitler
Una volta un uomo con gli abiti da imbianchino, mentre era seduto in un tavolo, presso una birreria tedesca disse: "Se un giorno andrò al potere, la prima cosa che farò sarà distruggere il popolo ebraico". Quell'uomo si chiamava Adolf Hitler. Era di origine austriaca e in gioventù aveva svolto molti mestieri, fino al 1914, quando si arruolò volontario nell'esercito tedesco e diventò caporale.
Era una persona di grandi capacità politiche, ma fanatica e crudele. Dopo il fallimento del colpo di stato del 1923, aveva esposto un suo programma. Alla base di esso c'era il razzismo e la presunta superiorità della razza germanica su tutte le altre. Era convinto che i tedeschi fossero destinati a dominare l'Europa e tutto il mondo.
Tra le razze inferiori c'era quella slava predominante in Russia e quella ebrea, considerata da Hitler la peggiore e quindi andava sterminata. Questo programma che ai nostri occhi può sembrare una pazzia, ottenne molti consensi dalla popolazione tedesca di ogni classe sociale. Era la risposta di un popolo che ancora si portava sulle spalle il rancore verso i vincitori della prima guerra mondiale. Non c'erano dubbi, i mali dei tedeschi erano provocati dal trattato di Versailles, dagli ebrei, dalla democrazia, dal comunismo e perciò andavano distrutti.