Sono arrivate delle importantissime novità sul caso Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di sopra, scomparsa nel novembre del 2010 e ritrovata, purtroppo, senza vita nella campagna di Chignolo D'Isola qualche mese più tardi. Come noto, dal 16 giugno dello scorso anno si trova in carcere Massimo Giuseppe Bossetti, colui che si ritiene possa essere stato l'esecutore materiale dell'omicidio. Nonostante gli indizi che gravano sul muratore di Mapello siano particolarmente gravi, il caso legato a Yara Gambirasio non ha ancora trovato una soluzione e il sorgere di nuovi elementi rendono ancora più difficoltosa la soluzione dell'enigma.

Yara Gambirasio, Bossetti e la povera tredicenne a bordo della macchina del muratore?

Importanti novità, dicevamo, sono arrivate dalla trasmissione in onda su Rete Quattro, Quarto Grado, dove è stata mandata in onda una testimonianza che potrebbe dare una svolta decisiva alle indagini. Una testimone, infatti, ha raccontato di aver visto Massimo Giuseppe Bossetti in un'automobile in compagnia di una ragazzina, proprio nel parcheggio situato di fronte alla palestra abitualmente frequentata da Yara, la palestra di Brembate Sopra. La testimone ha descritto il contesto della situazione: quel giorno, che risale all'estate precedente la scomparsa di Yara, stava accompagnando sua figlia ad un corso di ciclismo femminile e in quell'occasione notò una familiare grigia, proprio come quella di Bossetti.

Yara Gambirasio, testimonianza shock: discussione animata tra i due?

La donna ha raccontato di essere stata colpita, in modo particolare dalla scena, proprio perchè a bordo dell'auto c'era un uomo biondo e una ragazzina che, secondo la testimone, sarebbero stati identificati come il Bossetti e Yara

La particolare curiosità della scena deriva dal fatto che la donna notò particolare animosità nella discussione, come se il muratore di Mapello e la povera vittima stessero colloquiando in modo agitato. Resta da capire ora quale fosse stato l'argomento della discussione e se, in effetti, si trattasse proprio di Massimo Giuseppe Bossetti e della povera Yara Gambirasio. Infine, un'altra riflessione: perchè questa testimonianza è emersa a distanza di così tanto tempo da quanto accaduto? Gli inquirenti dovranno cercare di trovare una risposta anche a questo interrogativo.