Il caso di Elena Ceste è tornato ad essere al centro del dibattito pubblico dopo il clamoroso arresto di Michele Buoninconti, il marito della donna, che ora si trova in carcere con l'accusa di avere ucciso la moglie e di averne occultato il cadavere. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui ad uccidere la trentasettenne mamma di Costigliole d'Asti scomparsa più di un anno fa e ritrovata morta lo scorso 18 ottobre, nei pressi del Rio Mersa, un canale di scolo situato a pochi metri dall'abitazione nella quale Elena Ceste viveva col marito e con i quattro figli.

Intanto, emergono news molto interessanti sulla vicenda.

E' in rete la foto sconvolgente del cadavere della vittima

Il settimanale "Giallo", una delle fonti d'informazione che si è occupata molto assiduamente del caso, ha pubblicato la foto sconvolgente dei resti del cadavere di Elena Ceste, la quale è stata poi diffusa ampiamente online, tramite i social network. In rete stanno infuriando le polemiche contro coloro che hanno pubblicato queste immagini. "E' gente senza un minimo di sensibilità", si legge in uno dei commenti su Facebook. In effetti, non si riescono a capire i veri motivi per il quali il settimanale "Giallo" ha voluto pubblicare tale foto; molto probabilmente, la redazione voleva aumentare le vendite.

Siamo sicuri che le polemiche continueranno.

Elena Ceste, il funerale sarà celebrato domani, 7 febbraio, a Govone

Intanto, il Gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione per Michele Buoninconti; l'uomo dovrà restare in carcere, lontano dai figli, in quanto si ritiene che il vigile del fuoco possa plagiarli, come è emerso da alcune sconvolgenti intercettazioni telefoniche.

Il funerale della donna, invece, sarà celebrato domani mattina a Govone, il paese dove vivono i genitori di Elena Ceste, e non a Costigliole d'Asti. Si tratterà di una cerimonia in forma privata, alla quale la stampa non potrà partecipare. Al funerale di Elena parteciperanno naturalmente i genitori, i figli, i parenti e gli amici, mentre non ci sarà Michele Buoninconti, costretto a rimanere nel carcere di Quarto d'Asti.