Questo è il giorno in cui si sono intrecciati i dolori dei familiari delle centocinquanta vittime del disastro dell'Airbus 320. C'è stato sgomento e tristezza anche per le prime verità pervenute dagli esami su una delle due scatole nere ritrovate. Uno scenario a dir poco incredibile, il copilota si sarebbe chiuso dentro la cabina, mentre il comandante rimasto fuori avrebbe tentato di sfondare la porta blindata. Il magistrato ha parlato di una volontà, una perversa intenzione da parte del pilota di far precipitare l'aereo. Dunque, la realtà dei fatti è stata svelata, seppur assurda; lui era un giovane assunto nel Settembre del 2013 e circa due anni di esperienza sono stati sufficienti per far allontanare il comandante dalla cabina di pilotaggio e chiuderlo fuori.
Quando quest'ultimo ha poi cercato di inserire il codice, il copilota ha bloccato l'ingresso; si è trattata della sua crudele volontà, quella di distruggere l'aereo.
Un folle gesto il cui motivo è avvolto nel mistero
Bisognerà capire cosa c'è dietro questa volontà, se un fatto personale, od altro, ma intanto il magistrato ha dichiarato: "Il copilota, secondo gli inquirenti, per una decisione sua e presa coscientemente, ha deciso di azionare il bottone che controlla la perdita di altitudine". Anche secondo quanto ha riferito il quotidiano La Stampa, per gli investigatori, nella cabina di pilotaggio c'era il copilota e non il comandante, secondo anche le notizie scaturite questa mattina.
Il magistrato ha continuato: "Ha azionato questo bottone, per una ragione che ancora non conosciamo al momento, ma che si può analizzare come una volontà di distruggere l'aereo". Altro particolare raccapricciante è che lui, il copilota, fino al momento dell'impatto sarebbe rimasto vivo, questo fatto è risultato sempre dagli esami sulla scatola nera.
Dobbiamo immaginare il triste scenario, secondo quanto riferito dal TGCOM, il copilota era chiuso nella cabina di pilotaggio, con tanto di intenzione suicida e , magari indirettamente, omicida; il comandante fuori, che batte disperatamente sulla porta per farsi aprire, tentando fino all'ultimo secondo di sfondarla. Gli agghiaccianti particolari dell'incidente dell'Airbus 320 sono stati rivelati al New York Times da una fonte investigativa anonima, tutto ciò è scaturito dall'ascolto delle registrazioni conservate su una delle due scatole nere ritrovate. Il TG5 infine ha riferito la macabra notizia, che alcuni resti dei sopravvissuti sarebbero stati divorati dai lupi durante la notte.