Dall'altra parte del mondo, in una villetta di Seattle, la notizia dell'assoluzione di Amanda Knox è stata accolta con urla di gioia da parte della giovane e della sua famiglia. Probabilmente, nessuno più di lei è rimasto così sbalordito (positivamente si intende) per la decisione dei magistrati italiani. Ha dichiarato Amanda ai giornalisti: "Sono più che felice che giustizia sia stata fatta, sono grata di riavere la mia vita, grazie a tutti per il sostegno ricevuto, il vostro calore mi ha salvato la vita. Meredith era un'amica e meritava moltissimo dalla vita, mi reputo fortunata, non so ancora cosa farò, sto ancora assorbendo il presente, in quanto questo è un momento pieno di gioia".

Per Amanda Knox è dunque la fine di una lunga battaglia durata ben otto anni, una vicenda che ha appassionato l'opinione pubblica statunitense, convinta, almeno la maggior parte, che Amanda sia stata la protagonista di un processo ingiusto e che sia stata vittima di una gogna mediatica.

Tutti per Amanda negli USA

Negli Stati Uniti in molti pensavano che il verdetto di condanna nei confronti della giovane Knox, fosse un enorme errore giudiziario, gli stessi media americani avrebbero giocato un ruolo di demonizzazione su Amanda. L'avvocato Carlo Della Vedova, che ha parlato al telefono con la Knox, ha affermato durante un'intervista: "Amanda è felice, ma ora chiede un giusto risarcimento per l'ingiusta detenzione".

Da quando la giovane di Seattle è tornata negli Stati Uniti, ha mantenuto un atteggiamento di basso profilo, ora è fidanzata con un altro ragazzo (precedentemente con Raffaele Sollecito), ed ora lavora scrivendo su una rivista americana, ma probabilmente solo ora, dopo l'arrivo dell'assoluzione definitiva, riuscirà una volta per tutte a voltare pagine nella sua vita.

La felicità di Raffaele

Otto anni per un risveglio fuori dall'incubo, Raffaele Sollecito ha festeggiato la notizia di assoluzione a Bisceglie, assieme ad amici e parenti. Tuttavia, a raccontare il sapore tutto nuovo di questa mattina trascorsa, è stato il papà Francesco, la persona che più di tutti, lo ha sostenuto e protetto.

Il giovane ora può parlare definitivamente di libertà, con davanti un destino ancora tutto da costruire. Ad un'inviata del TG5, Francesco Sollecito ha commentato così la buona notizia riguardante il figliuolo: "Si è conclusa nel migliore dei modi questa storia, Raffaele di progetti ne ha fatti tanti in questo periodo, anche se ovviamente viveva fra coloro che sono sospesi". La giornalista ha chiesto poi al signor Francesco (che di professione fa il medico), se Raffaele tornerà a vivere a Bari, questa è stata la risposta: "Raffaele andrà dove il lavoro lo porterà". La notizia più attesa, quella dell'assoluzione, è arrivata presso la casa di Bisceglie, dove Raffaele aveva deciso di attendere il suo destino nel bene e nel male. La notizia gli era stata riferita dalla sorella, presente in quel momento in aula.