Senza esitare, in una sola ora, il tribunale ha prosciolto Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, da tutte le accuse di omicidio volontario ed occultamento di cadavere, in quanto il fatto non sussiste. Il tutto è accaduto venerdì sei Marzo, verso le 16:30 si è conclusa l'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio del signor Logli, indagato ed imputato per omicidio e soppressione del cadavere della moglie Roberta Ragusa. Antonio è uscito dal tribunale scortato dai suoi avvocati in mezzo ad una marea di giornalisti e cameramen, ai quali non ha degnato né di uno sguardo, né di una parola.
Guardava solamente davanti a sè nel vuoto, controllando i muscoli del viso; sembrava quasi volesse ridere. Probabilmente perchè ce l'ha fatta, superando indenne codesto passaggio difficile della sua vita.
Cosa bisognerebbe dedurre da questa decisione da parte del giudice? Si sta insinuando dunque che Roberta è ancora viva? O che addirittura non sia mai esistita? Dietro la maschera cinica di Logli, sembra difficile trovare un residuo sentimento di affetto verso la povera Roberta. Antonio, galvanizzato dalla sentenza, ha felicemente percorso i cinquecento metri che separavano il tribunale dalla macchina che lo avrebbe portato a casa sua, dove lo attendeva la sua nuova compagna Sara.
Una serenità quasi cinica
La giornata del sei Marzo è iniziata in questo modo al tribunale di Pisa.
Poco dopo le 8:00, Antonio Logli è entrato assieme ai suoi legali, chi lo ha visto, racconta che era disteso e sorridente, praticamente tranquillo; tale atteggiamento lo ha mantenuto per tutte le otto ore successive, quasi come il fatto non lo riguardasse. Alle 9:00 è arrivato il titolare dell'inchiesta Aldo Mantovani, assieme al procuratore Antonio Giaconi, sostituente Ugo Adinolfi andato in pensione.
E' arrivato in seguito l'avvocato di parte civile Gallinaro ed infine proprio Giuseppe Laghezza; l'udienza si è svolta in camera di consiglio ed a porte chiuse. Alle 15:00 Laghezza si è ritirato, prendendosi un'ora di pausa per una decisione. Ecco alle 16:00 la sorpredente sentenza: il magistrato ha emesso la sentenza di non luogo a procedere, perchè il fatto non sussiste. Fra meno di 90 giorni saranno rese note le opportune motivazioni.
Fonti:
www.chilhavisto.rai.it
www.oggi.it